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Martedì 26 Ottobre 2010
Pdl/ Musso pronto a lasciare, c'è poca democrazia nel partito
Pdl/ Musso pronto a lasciare, c'è poca democrazia nel partito "Chi dissente viene cacciato. Come Fini". E Fli lo corteggia
Roma, 26 ott. (Apcom) - "Alfredo Biondi ha deciso l'uscita dal partito ed io sto valutando la stessa cosa...". Il senatore liberale Enrico Musso, professore associato di Economia applicata a Genova, sta meditando l'addio al Pdl. Una decisione ancora non presa perchè "mi pare corretto - spiega - non dire cose definitive finchè non avrò parlato con Gasparri e con il presidente Berlusconi. Per ora l'ho fatto con Quagliariello".Il punto è la poca democrazia dentro il Pdl. "Condivido Biondi quando critica la visione feudale e la mancanza di un dibattito interno nel partito - dice Musso -. Il problema è una struttura dirigenziale che a livello periferico è totalmente autoreferenziale. Insomma, non c'è una struttura democratica. Chi dissente, viene cacciato come è accaduto a Fini...". "Del resto - racconta - quando un anno e mezzo fa ho presentato un ddl sulla legge elettorale c'era chi voleva deferirmi ai probiviri per aver manifestato opinioni autonome e troppa libertà...".Poi c'è stato il processo breve e Musso non l'ha votato ("l'unico, anche se almeno una mezza dozzina di senatori Pdl mi aveva espresso contrarietà"). Un passaggio a Fli? Musso smentisce anche se ammette che l'hanno 'corteggiato'.
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