Pd/ Sconfitta Boeri rilancia critica Modem e rischi primarie

Pd/ Sconfitta Boeri rilancia critica Modem e rischi primarie Minoranza attaccano su alleanze, dirigenti locali sotto accusa

Roma, 15 nov. (Apcom) - La sconfitta di Stefano Boeri, candidato del Pd alle primarie milanesi riapre il dibattito interno e anche la discussione sui rischi insiti nelle primarie di coalizione. La coincidenza temporale tra l'apertura della crisi del governo, con le dimissioni di Fli, e il risultato negativo per i Democratici nella scelta del candidato sindaco di Milano, ha infatti dato argomenti alla minoranza di Movimento democratico per criticare la linea della segreteria Bersani sulle alleanze. Sullo sfondo poi si registra il malcontento verso i dirigenti locali verso i quali è stata paventata anche l'ipotesi di dimissioni.Bersani commenta in serata il risultato con un appello alla vera battaglia elettorale, quella per la guida di palazzo Marino: "una battaglia che il centrosinistra può vincere- dice il leader del Pd -. Il problema principale da affrontare adesso è come offrire alla città una proposta che si rivolga ad una opinione più vasta di quella consolidata del centrosinistra. Sono certo che su questo si lavorerà con aperture e spirito unitario attorno al candidato Giuliano Pisapia".Ma se il coordinatore della segreteria, Maurizio Migliavacca, smentisce la richiesta di dimissioni dei vertici locali, in mattinata il segretario milanese Roberto Cornelli, il coordinatore dei circoli cittadini Francesco La Forgia, il tesoriere Gabriele Messina e dal capogruppo in consiglio comunale Pierfrancesco Majorino avevano rimesso il loro mandato. E c'è chi anche a Roma, come Rosy Bindi ha esplicitamente chiesto che proprio chi a Milano aveva suggerito al partito di sostenere Boeri contro l'opinione del partito nazionale oggi "ne tragga le conseguenze". (segue)

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