Ocse: Ripresa avanza,Italia in gruppo testa,ma in Usa cala lavoro

Ocse: Ripresa avanza,Italia in gruppo testa,ma in Usa cala lavoro Berlusconi: "forti segnali ripresa ovunque, diffuso ottimismo"

Roma, 6 nov. (Apcom) - Si rafforzano le prospettive di ripresa economica tra i paesi avanzati, afferma l'Ocse sulla base degli ultimi risultati del suo superindice previsionale, che vede l'Italia nel gruppo di testa sul recupero, assieme a Francia, Gran Bretagna e Cina. "Una ripresa è chiaramente visibile negli Stati Uniti, in Giappone e in tutte le altre maggiori economie", dice l'Ocse. Ma questi sviluppi positivi, che seguono quelli giunti nei giorni scorsi dai dati sul Pil americano, continuano a scontrarsi con dinamiche allarmanti sul fronte del lavoro. Proprio negli Usa oggi il dipartimento del Lavoro ha riferito di un nuovo aumento della disoccupazione, ad ottobre ha superato le attese e raggiunto il 10,2 per cento, valori che non toccava dal 1983.Questo divario di andamento tra ripresa economica e disoccupazione non coglie di sorpresa gli economisti, che da mesi avvertono che solitamente sul mercato del lavoro le difficoltà si trascinano più a lungo rispetto alle dinamiche del Pil. La stessa Ocse - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - invita alla cautela nell'interpretazione dei suoi dati. A settembre il superindice per la media dei 30 paesi aderenti ha segnato un incremento di 1,3 punti rispetto al mese precedente, e di 3,4 punti nel paragone su base annua. Per l'Italia è avanzato di 1,3 punti dal mese precedete, mentre la crescita su base annua, pari a 10,8 punti è la più consistente tra i paesi elencati. Secondo l'organizzazione nella penisola l'economia è orientata su "espansione".In precedenza, sempre oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva lanciato messaggi rassicuranti sulla congiuntura economica. "Ci sono forti segnali di ripresa un po ovunque - ha riferito durante una conferenza stampa - ho continui contatti con il mondo delle imprese e c'è un diffuso ottimismo". Il premier non nega che "ci sono imprese in difficoltà, ma nella generalità dei casi c'è una sensazione di ripresa". E ora l'Italia "è al terzo posto in Europa, davanti alla Gran Bretagna che ha subito più degli altri l'effetto della crisi. Non possiamo lamentarci, non va malissimo". (segue)

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