Napolitano: Non sono messaggero del governo, ora i provvedimenti

Napolitano: Non sono messaggero del governo, ora i provvedimenti A 'dispacci' devono seguire leggi per crescita e sviluppo

Roma, 26 ott. (TMNews) - Giorgio Napolitano dice la sua sull'Europa, il futuro dell'Euro, la crisi economica e i doveri che impone in un lungo discorso per l'inaugurazione dell'anno accademico del College d'Europe, istituto di alto prestigio, a Bruges. In quelle stesse ore, a pochi chilometri dalla cittadina delle Fiandre, a Bruxelles, è in arrivo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con la sua lettera d'intenti anti-crisi per il consiglio europeo. Bruges e Bruxelles distano nemmeno cento chilometri l'una dall'altra. Ma oggi sembra ci sia un oceano tra le due città belghe. E Napolitano la sottolinea tutta, questa distanza, quando, al termine della cerimonia al College d'Europe gli chiedono cosa pensi della lettera italiana. "Io non sono messaggero dei dispacci del governo Berlusconi: quindi non lo so, non li ho letti, non spetta a me esaminarli", risponde il capo dello Stato.Concludere che Napolitano avrebbe gradito che il governo italiano si presentasse al cospetto europeo con qualcosa di più di un 'dispaccio', per l'appunto, è facilmente intuibile. Basta riguardare gli annunci dello stesso presidente del Consiglio, che nei giorni scorsi era convinto di riuscire a convincere Umberto Bossi in consiglio dei ministri. Così non è andata e al consiglio europeo il Cavaliere non si è presentato con un decreto già approvato. E basta rivedere i continui appelli del capo dello Stato a sbrigarsi, varare provvedimenti per la crescita e lo sviluppo. "Compiere tutte le scelte necessarie per rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere il debito e a rilanciare la crescita economica", ha detto solo ieri mattina Napolitano nella nota che voleva un po' suonare al sveglia al governo.(segue)

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