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Mercoledì 23 Novembre 2011
Monti al Colle. E su crisi Napolitano raccomanda scelte comuni Ue
Monti al Colle. E su crisi Napolitano raccomanda scelte comuni Ue Colloquio alla vigilia del delicato vertice con Merkel-Sarkozy
Roma, 23 nov. (TMNews) - Alla vigilia di un vertice delicatissimo per l'Italia, quello con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy domani a Strasburgo, il presidente del Consiglio, Mario Monti, sale al Quirinale. Un'ora e mezza dura il colloquio del professore con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un incontro non imprevisto, servito a fare il punto sulla crisi economica la cui morsa non abbandona nè il nostro paese, nè il resto della zona euro.Monti ha relazionato Napolitano sugli incontri avuti ieri a Bruxelles e anche sull'intesa raggiunta con i presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, su "percorsi parlamentari agevoli, condivisi e veloci". Perchè è convinzione del presidente del Consiglio e anche del presidente della Repubblica che sui provvedimenti anti-crisi bisogna agire al più presto possibile ma in un rapporto costruttivo con il Parlamento.Ma il pensiero di Napolitano e Monti va all'incontro di domani con il presidente francese e la Cancelliera tedesca. Un trilaterale cui l'Italia è stata invitata subito dopo la nascita del governo del professore. Ma, alla vigilia, i presagi non sono dei migliori. Proprio oggi, dopo il semi-fallimento dell'asta dei bund, Merkel ha snocciolato un discorso molto duro al Bundestag, ribadendo il suo no agli eurobond e agli aiuti ai paesi deboli da parte della Bce e insistendo sulla necessità di una politica fiscale comune che preveda sanzioni per i paesi inadempienti. Per l'Italia non si mette benissimo, visti i livelli dello spread - anche oggi oltre i 500 punti - e i tonfi di Piazza Affari.Sugli eurobond Monti invece la pensa all'opposto della Merkel e domani potrebbe puntare su eventuali complicità con la Francia, anch'essa in condizione più debole della Germania, seppure per il momento migliore dell'Italia. Ma la crisi, come ripete Napolitano da mesi, riguarda tutta l'Europa. "Siamo tutti nella stessa barca", ha avuto modo di dire non molto tempo fa. Un pensiero che conferma anche oggi, insistendo, pure con lo stesso Monti, sulla necessità di affrontare i problemi comuni dell'Unione con scelte comuni. No a fughe in avanti o tentazioni isolazioniste da parte di nessuno, sì alla cooperazione, anche e soprattutto in questo difficilissimo momento per l'Ue e la sua moneta.
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