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Giovedì 05 Novembre 2009
Medicina/ Nanotecnologie contro il cancro, primi test nel 2010
Medicina/ Nanotecnologie contro il cancro, primi test nel 2010 Nanoparticella progettata per attaccare cellule tumorali
Roma, 5 nov. (Apcom) - Una nuova terapia anticancro che sfruttala nanotecnologia sarà sperimentata su dei pazienti già ilprossimo anno: è quanto pubblica il quotidiano britannico TheTimes.Il medicinale da impiegarsi contro le cellule tumorali vieneinfatti affidato a una nanoparticella in grado di colpire solo lecellule interessate e di eludere l'intervento del sistemaimmunitario: in questo modo si ottiene una maggior efficaciadella terapia e si minimizzano anche gli effetti collaterali.Il test clinico riguarderà 25 pazienti e se avrà successo, apriràla strada a un nuovo farmaco entro i prossimi cinque anni:inizialmente la tecnica era stata messa a punto contro il tumorealla prostata ma dovrebbe essere efficace anche contro altri tipidi tumori solidi come quelli al seno, ai polmoni o al cervello.La nanoparticella è stata battezzata Bind 014 ed è stataprogettata per risolvere tre dei principali problemi nellasomministrazione di un farmaco: come garantire che il principioattivo giunga nella zona corretta, come regolarne il rilascionell'organismo e come impedire al sistema immunitario diriconoscerlo come estraneo e quindi eliminarlo.Bind 014 è formata da quattro elementi, il primo dei quali è ilprincipio attivo - nel caso in questione, un farmacochemioterapico - ricoperto da un polimero biodegradabile che siscioglie poco a poco nel corso di diversi giorni, assicurando unrilascio graduale.La "testata" farmacologica è a sua volta ricoperta da uno stratodi glicole polietilenico, che "nasconde" la particella al sistemaimmunitario; infine, alla superficie della nano particella sonoattaccati degli speciali enzimi in grado di ancorarsi solo adella molecole che si trovano sulle cellule tumorali (nel casodella prostata l'antigene Psma, presente però anche nelle cellulemalate in altri tumori solidi).Il vantaggio è quindi quello di ottenere un'alta densità delfarmaco nelle zone dove effettivamente serve e bassa altrove,aumentando l'efficacia della cura e riducendo gli effetticollaterali.Mgi050853 nov 09
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