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Martedì 20 Ottobre 2009
Marche/ Sventata maxi truffa ai danni dell'Inps: 37 denunciati
Marche/ Sventata maxi truffa ai danni dell'Inps: 37 denunciati Messa in atto nel fermano, ma beneficiari anche a Foggia e Napoli
Roma, 20 ott. (Apcom) - Maxi truffa all'Inps messa in atto da 37 persone residenti in diverse regioni italiane: il raggiro è stato scoperto dalle fiamme gialle della compagnia di Fermo secondo i quali la truffa avrebbe potuto assumere "dimensioni colossali, con le gravissime conseguenze del caso, se non fosse stata arginata dalle indagini" alle quali hanno collaborato le Fiamme Gialle del Gat della Capitale.Tutto è partito alla fine del 2006, sulla scorta di un'indagine relativa ad una truffa "tradizionale" a danno dell'Inps di Montegranaro: venivano erogate alcune indennità di disoccupazione in favore di persone ignare, una delle quali era addirittura deceduta. La truffa, perpetrata con la complicità di due dipendenti Inps, ha determinato l'emersione di meccanismo fraudolento più articolato, attuato dagli stessi dipendenti mediante l'accesso diretto al sistema informatico dell'Inps utilizzando le password carpite a colleghi dello stesso ufficio, risultati estranei ai fatti. (segue)In pratica, venivano "prelevati" dei periodi contributivi a delle persone per cui erano stati regolarmente versati i contributi previdenziali, attribuendoli anche ad altre persone per le quali non era stato invece versato alcunché. Sono stati recuperate somme indebitamente percepite per 121.000 euro e annullati periodi contributivi indebitamente attribuiti per 7.487 settimane, pari a circa 144 anni. "La truffa, se non arginata - spiegano le Fiamme gialle - avrebbe potuto trovare facile estensione ed ambiti di complicità, arrecando ulteriori danni all'Erario e rendendo ancor più inattendibile la genuinità dei dati inclusi nel sistema informatico nazionale dell'Inps".Tutti i responsabili, tra cui i due dipendenti Inps e 34 soggetti beneficiari delle indebite attribuzioni dei contributi e connesse pensioni di anzianità residenti nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Foggia e Napoli, sono stati deferiti a piede libero alle Procure della Repubblica di Fermo ed Ancona.
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