Mafia/ Dell'Utri: Nessuna prova, ma pronto anche alla cella

Mafia/ Dell'Utri: Nessuna prova, ma pronto anche alla cella Giudici appello di Palermo riuniti in Camera di Consiglio

Roma, 25 giu. (Apcom) - "I giudici se vogliono sanno che non ci sono prove". Il senatore Marcello Dell'Utri, questa volta è rimasto a Milano, dove attende la sentenza della Corte d'Appello di Palermo, e in una intervista al Corriere della Sera definisce "ipotesi folle" la richiesta di condanna a 11 anni di carcere formulata contro di lui. "Il procutarore generale - afferma Dell'Utri - è un replicante di un pezzo della Procura della Repubblica di Palermo". E' "il ventriloquo del procuratore Ingroia".In caso di condanna? "Aspetterei la Cassazione", risponde ilsenatore del Pdl che si dice convinto che tutte le accusecadranno. In caso contrario? "C'è il carcere. Già il carcere.Beh, uno si adatta", risponde Dell'Utri.I giudici della Seconda sezione penale della Corte d'Appello di Palermo da ieri sono riuniti in camera di consiglio per pronunciare la sentenza del processo di secondo grado al senatore, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Sentenza che dovrebbe arrivare tra oggi e domani.

apcom

Venerdì 25 Giugno 2010

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