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Lunedì 07 Dicembre 2009
Mafia/ Caltanissetta,nuove indagini anche sulla strage di Capaci
Mafia/ Caltanissetta,nuove indagini anche sulla strage di Capaci Sarebbero già stati delegati i riscontri alla Dia
Palermo, 7 dic. (Apcom) - Non solo sulla strage di via D'Amelio, ma anche su quella di Capaci, nella quale morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, sono in corso indagini della procura di Caltanissetta. Il procedimento, da tempo aperto contro ignoti, avrebbe avuto nuovi impulsi investigativi grazie a recenti dichiarazioni e riscontri, tanto che alla Dia, di Caltanissetta, ma anche di Palermo, i Pm nisseni avrebbero delegato accertamenti. L'inchiesta riguarda il `terzo livello', i mandanti esterni. Impossibile avere conferme ufficiali all'indagine visto che, peraltro, allo stato non sono stati emessi avvisi di garanzia.L'inchiesta per la strage di via d'Amelio, costata la vita al procuratore aggiunto Paolo Borsellino e agli agenti di scorta, per la parte relativa agli esecutori materiali, e nello specifico, sul furto della Fiat 126 utilizzata come autobomba, ha avuto nuovi `spunti' dalle dichiarazioni auto accusatorie del dichiarante Gaspare Spatuzza.Il killer di Brancaccio, fedelissimo dei Graviano, smentendo il pentito Vincenzo Scarantino, ha detto di aver rubato lui la vettura fornendo elementi, concreti, che sono già stati riscontrati dagli investigatori. Su questo fronte si attendono novità che dovrebbero comportare anche, da parte della procura nissena, la richiesta di una revisione del processo per alcuni degli esecutori materiali condannati in via definitiva.Ma le dichiarazioni di Torino rese da Spatuzza - "ma potrebbe essersi trattato di un lapsus" fanno notare in ambienti giudiziari - sembrano `intaccare' anche le omologhe indagini sui mandanti esterni per le stragi del 1993 di Roma, Milano e Firenze condotte dalla procura toscana. Spatuzza ha detto che, a suo modo di vedere le stragi del 1992 e del 1993 sono `collegate', farebbero parte, cioè, di un unico disegno criminale. Un dato che, tecnicamente, sposterebbe la competenze di tutti quei fatti, alla procura di Caltanissetta.
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