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Martedì 20 Ottobre 2009
Lodo Alfano/ Consulta: crea evidente disparità di trattamento
Lodo Alfano/ Consulta: crea evidente disparità di trattamento Costituzione non prevede 'scudo', non si può con legge ordinaria
Roma, 19 ott. (Apcom) - La sospensione dei processi prevista dal'lodo Alfano' per le quattro più alte cariche dello Stato crea"un'evidente disparità di trattamento di fronte allagiurisdizione". Poichè "è diretta essenzialmente alla protezionedelle funzioni proprie dei componenti e dei titolari di alcuniorgani costituzionali" c'è "inidoneità della legge ordinaria adisciplinare la materia". Lo scrive la Corte costituzionale inuno dei passaggi conclusivi delle motivazioni della sentenza concui il 7 ottobre scorso ha dichiarato l'illegittimitàcostituzionale dello 'scudo'."In particolare, la normativa censurata - argomentano i giudici della Consulta nella sentenza firmata dal relatore Franco Gallo - attribuisce ai titolari di quattro alte cariche istituzionali un eccezionale ed innovativo status protettivo, che non è desumibile dalle norme costituzionali sulle prerogative e che, pertanto, è privo di copertura costituzionale. Essa, dunque, non costituisce fonte di rango idoneo a disporre in materia".La Corte costituzionale ha depositato stasera le motivazioni della 'bocciatura' del lodo Alfano. In 58 pagine i giudici della Consulta spiegano le ragioni dell'incostituzionalità dello 'scudo' per le quattro alte cariche dello Stato.La Corte - nella sentenza n.262, relatore il giudice Franco Gallo - ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge n. 124 del 2008, perchè viola gli articoli 3 (uguaglianza dei cittadini davanti alla legge) e 138 (che disciplina la procedura di revisione costituzionale) della Carta.
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