Libia/ Casini: Nessuno vuole la guerra ma inevitabile intervenire

Libia/ Casini: Nessuno vuole la guerra ma inevitabile intervenire No a divisioni, ruolo dell'Italia ne uscirebbe indebolito

Roma, 24 mar. (TMNews) - L'intervento in Libia era "una scelta inevitabile: quest'Aula non ha nessuna voglia di fare la guerra perché la nostra Costituzione si basa sulla ricerca della pace ma bisogna togliere i finti problemi evocati da chi vuole solo costruirsi su queste vicende una facile propaganda". Lo ha detto in Aula alla Camera il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervenendo nel corso delle dichiarazioni di voto sulle risoluzioni sulla Libia."La scelta - ha insistito - era inevitabile. Stiamo intervenendo in un paese dove Gheddafi era pronto a epurazioni, stava facendo massacri di civili, di chi si era ribellato. La comunità internazionale si è mossa tardi e male, c'è confusione nella catena di comando, ci sono polemiche che non fanno onore alla coalizione, c'è un protagonismo francese fuori luogoche non è del tutto estraneo ad interessi che nulla hanno a che fare con nobile politica"."Sono giuste - ha concluso Casini - le preoccupazioni evocate dalla Lega per i flussi migratori" ma "andare in ordine sparso oggi significa indebolire il ruolo dell'Italia" quindi chiediamo "un impegno unitario sulla nostra risoluzione".

apcom

Giovedì 24 Marzo 2011

Libia/ Casini: Nessuno vuole la guerra ma inevitabile intervenire

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