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Venerdì 16 Dicembre 2011
Letteratura/ James Joyce soffriva di ipermetropia
Letteratura/ James Joyce soffriva di ipermetropia Studio British Medical Journal smentisce che fosse miope
Roma, 16 dic. (TMNews) - I problemi di vista di James Joyce lo condizionarono tutta la vita e si riflettono nelle trame e nei personaggi dei suoi libri: i critici sottolineano che l'"Ulisse" e il "Finnegan's Wake" vennero scritti quando lo scrittore irlandese era praticamente cieco.Per decenni tuttavia è stato affermato - sulla scia del primo biografo, Richard Ellman - che Joyce fosse miope, ma grazie ad un'analisi dei suoi occhiali e alle ricette del suo ultimo oculista il British Medical Journal è in grado di stabilire che lo scrittore era ipermetrope - il che, data la relativa difficoltà a vedere bene da vicino, spiegherebbe in parte le grafie e la punteggiatura quanto meno creativi.Come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, Joyce soffrì della "sindrome di Reiter", effetto di una malattia venerea contratta da giovane, e nel 1907 venne ricoverato per un attacco di febbre reumatica: da quel momento iniziò a soffrire di infiammazioni oculari e a perdere visone; nel corso della sua vita venne sottoposto a 13 operazioni agli occhi, senza tuttavia che gli venissero mai somministrati gli antibiotici necessari.
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