I parà ai compagni uccisi : Orgogliosi di avervi conosciuti

I parà ai compagni uccisi : Orgogliosi di avervi conosciuti Un commilitone: "Dolore immenso, erano amici"

Roma, 21 set. (Apcom) - "E' un dolore immenso" quello del sergente maggiore Gianluca Spina del 186esimo reggimento paracadutisti della Folgore che questa mattina ha assistito alla cerimonia funebre dei sei "colleghi e amici" uccisi giovedì scorso in attentato a Kabul. "Sono contento di averli conosciuti" dice al termine della cerimonia. "Il mio cuore è rimasto in Afghanistan. Vorrei essere lì a dare una mano. Solo chi è paracadutista può capire la bellezza di questo lavoro e quello che proviamo", aggiunge.Il sottufficiale ancora commosso spiega "che la situazione inAfghanistan è molto difficile". "Ma siamo preparati anche se cisono cose come l'attentato di giovedì che non si possonoprevedere".E la gente "non sa bene ciò che facciamo - afferma Spina - maquando io lo spiego gli italiani capiscono e sono orgogliosi dinoi. Il nostro lavoro è pieno di sacrifici ma di soddisfazioni.Per noi - prosegue - è un onore quando l'Italia ci chiede diportare all'estero al nostra bandiera".Ancora commosso è anche il tenente Stefano Cozzella collega e amico di una delle vittime, il tenente Antonio Fortunato. "Noi conosciamo bene i rischi non siamo sciocchi non pensiamo di andare a fare una gita", spiega al termine della cerimonia funebre."Ero molto amico di Antonio, aveva una fame di conoscenzaenorme. Abbiamo fatto il servizio nella stessa compagnia e cisiamo avvicendati al comando dello stesso plotone", ricordal'ufficiale. "Ora lui è morto e questo mi ha creato un certosenso di colpa".Ma la missione della Folgore in Afghanistan prosegue. "Sonosicuro che chi è rimasto lì stia facendo il suo lavoro e vada inmissione più convinto di prima". Afferma sicuro Cozzella.

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