Governo/Crescono no a ipotesi vicepremier

Governo/Crescono no a ipotesi vicepremier Calderoli: Rischio governicchi

Roma, 25 ott. (Apcom) - Il giorno dopo il gelo è tutt'altro chediminuito. La tregua armata siglata ieri ad Arcore tra ilpresidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministrodell'Economia Giulio Tremonti, alla presenza dei leghisti UmbertoBossi e Roberto Calderoli, resta fragile. E' stato sì (per ora)chiuso il caso Irap, con l'accordo che si farà perché è nelprogramma di governo, ma solo quando saranno trovate le risorse ecomunque non nell'immediato. C'è però anche l'insofferenza delpremier che non vuole perdere la barra della stabilità delgoverno e delle riforme da fare (giustizia in primis), ma allostesso tempo non può lasciare che passi l'idea di un suo'commissariamento' da parte di quello che ormai in molti nel Pdldefiniscono senza remore il "quinto ministro della Lega".Il Cavaliere vuole avere più margine di manovra nelle decisionidi politica economica, anche perché alle porte ci sono leRegionali e vuole dare un segnale che allontani dalle sue spallele nubi della crisi. E se questa è l'ottica, si capisce beneperché per domani il presidente del Consiglio abbia convocato itre coordinatori del partito: Denis Verdini, Ignazio la Russa eSandro Bondi. Una riunione che consentirà di discutere dell'esitodel vertice di Arcore ma anche di dare una veste 'collegiale' e'di democrazia interna' a qualsiasi decisione che sarà presa.Insomma, come spiega un esponente del governo, un modo perBerlusconi per tirarsi fuori dalla logica dello scontropersonale. Basti pensare che la stessa richiesta divicepremierato che sarebbe stata avanzata da Tremonti (ilcondizionale resta d'obbligo) è destinata di fatto a morire nonappena viene sottoposta al giudizio collettivo.Lo dimostra la bocciatura che è arrivata oggi dal ministro dellaFunzione pubblica Renato Brunetta, che con frasi al mieledefinisce il responsabile di via XX settembre "il miglioreministro dell'Economia in Europa" ma spiega anche che proprio perquesto non ha bisogno di alcun "gallone". E non è l'unico. Ancheil ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, sottolineache il governo "ha bisogno di trovare soluzioni, non di aumentarele poltrone".A blindare il responsabile dell'Economia, anche oggi, è ilministro leghista Roberto Calderoli. Se qualcuno pensa disostituirlo con un tecnico si ricordi - dice - che "i tecnici inParlamento durano come un gatto sull'Aurelia". Siniscalco docet.Non solo. Perché l'esponente del Carroccio mette anche in guardiada chi può ipotizzare che alla fine non resti che la soluzionedelle elezioni anticipate. Il vero rischio, sostiene, piuttosto èquello di un "governicchio". "C'è qualcuno - spiega intervistatoa 'In Mezz'ora' - che parte con le elezioni anticipate, e non sicapisce perché visto che il governo le cose le sta facendo e lesta facendo bene, poi si inventa un governo di unità nazionaleper traghettare il Paese non si sa dove". Berlusconi, è ilmessaggio, ci pensi bene.

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