Governo/ Su ipotesi 'tecnico' Pdl rischia implosione,ok da ex Fi

Governo/ Su ipotesi 'tecnico' Pdl rischia implosione,ok da ex Fi C'è chi propone anche il tandem Amato-Monti. Forti dubbi ex An

Roma, 9 nov. (TMNews) - Rischio implosione per il Pdl a 24 ore dall'impegno al Quirinale di Silvio Berlusconi a dimettersi da Presidente del Consiglio. Un'implosione quasi plastica a Montecitorio, dove si possono osservare riunioni e faccia a faccia che si susseguono senza sosta, concitate. Quando nel pomeriggio le indiscrezioni riferiscono che una parte consistente del Pdl, a partire dall'ala ex Forza Italia, valuterebbe positivamente il suggerimento delle opposizioni e del Quirinale e sarebbe pronta a vagliare la soluzione Monti, il Popolo della libertà entra in fibrillazione. Sarebbe Fabrizio Cicchitto, insieme all'ala cattolica e ai quarantenni azzurri del Pdl a sostenere la soluzione di un governo di transizione. Fra gli ex socialisti azzurri qualcuno ipotizza anche Giuliano Amato premier e Mario Monti ministro. Ma se alla fine della trattativa si arrivasse a un esecutivo tecnico, è molto probabile che sia Monti a spuntarla.Eppure nel Pdl regna la confusione. Una parte degli ex An sono in subbuglio, contraria a un esecutivo di transizione e indecisa sull'atteggiamento da tenere, meditando anche dure prese di posizione. Intanto diversi deputati del Popolo della libertà sarebbero in procinto di lasciare il gruppo per seguire i malpancisti, così come gli scajoliani. Silvio Berlusconi, al momento, tace. Ma in molti raccontano di un Cicchitto intento in Transatlantico a sostenere le ragioni di un governo di emergenza a un ex Fli, a sua volta dubbioso su questa soluzione.Accanto agli ex socialisti prende posizione anche un pezzo da navonta dell'ala cattolica come Maurizio Lupi: "Le strade sono due: il voto anticipato o un governo di emergenza nazionale ampiamente condiviso che non può però essere composto da transfughi o singoli ma dai partiti".

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