Governo/ Prodi vede Bersani, crisi al buio è rischio per paese

Sarteano (Siena), 25 nov. (Apcom) - Romano Prodi torna al Pd per un giorno ma chiarisce subito che non ha intenzione di scendere in campo o ricandidarsi per un ruolo. Il professore partecipa al seminario dei deputati democratici perchè "il progetto è valido" e lui è convinto che bisogna portarlo avanti. Quindi è all'abbazia di Spineto perchè era "doveroso accogliere l'invito degli amici per parlare di politica estera". Per la prima volta l'ex premier ha rivisto i suoi ex colleghi di governo Massimo D'Alema e Pier Luigi Bersani, ad ascoltarlo ci sono tutti, anche Walter Veltroni e Beppe Fioroni.L'ospite dell'evento è Dario Franceschini con il quale Prodi si è trattenuto a parlare prima dell'inizio dei lavori, al colloquio si è poi unito anche il segretario con il quale ha avuto modo di discutere della situazione politica italiana. Prodi ha manifestato tutta la sua preoccupazione per i rischi che l'Italia correrebbe in caso di una crisi al buio, una crisi di governo cioè dagli esiti incerti che potrebbe precipitare il paese verso elezioni anticipate. A Bersani e Franceschini Prodi ha raccontato dei suoi colloqui all'estero e delle ricadute internazionali della crisi del governo italiano.Un monito rivolto per lo più al premier Silvio Berlusconi e dal quale ci si aspetterebbe adesso un'assunzione di responsabilità ma che sembra coincidere con la linea assunta dal Pd di lavorare per un governo di transizione che eviti appunto il rischio di elezioni. Prodi lo spiega più tardi nell'intervento davanti ai parlamentari: "La democrazia non è solo voto ma prospettiva per il futuro" e "la crisi in cui ci troviamo richiede di prendere decisioni spiacevoli e di lungo periodo che sono in contrasto con il tempo elettorale". Bersani poco prima aveva chiarito: "Noi non vogliamo le elezioni, vogliamo un governo che cambi la legge elettorale".