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Venerdì 11 Novembre 2011
Governo/ Pd con Monti per esecutivo tecnico.E avvertimento a Idv
Governo/ Pd con Monti per esecutivo tecnico.E avvertimento a Idv Contatti tra due partiti. Di Pietro apre e Bersani apprezza
Roma, 11 nov. (TMNews) - "Il nostro criterio è la totale disponibilità. Ci affidiamo al nuovo Presidente del Consiglio" che in "autonomia farà la squadra" possibilmente "compatta, stretta e nuova", insomma "un Governo con un forte profilo tecnico, senza escludere la politica". Questa la ricetta indicata da Pier Luigi Bersani per l'esecutivo che con ogni probabilità Mario Monti sta preparando in queste ore. Su un altro fronte il Pd sta mettendo alla prova l'alleanza con Antonio Di Pietro, dopo la decisione del leader di Idv di tenersi fuori dal governo di larghe intese oggi Bersani gli ha rivolto un ultimo appello a ripensarci, mentre i capigruppo di Camera e Senato, Franceschini e Finocchiaro, avvertivano che la scelta di dire no a Monti avrà ripercussioni sulle alleanze. In realtà, il segretario punta a recuperare Di Pietro e non a rompere. Durante la giornata ci sono stati contatti con l'Idv e con Sel e qualche risultato sembra sia arrivato, visto che in serata da Idv è arrivata una mezza apertura.Del resto il segretario lo aveva detto anche due sere fa al coordinamento: "Non può andare per funghi e poi tornare per la campagna elettorale". Un avvertimento a Di Pietro, certamente, ma anche una concessione ai tanti tra i democratici che vogliono rimettere in riga l'ex pm. Non a caso, oggi Marco Follini festeggiava la fine dell'alleanza con Sel e Idv: "La foto di Vasto non c'è più". Una lettura eccessiva, perché Bersani, assicurano i suoi, è convinto che con Sel e Di Pietro si debba comunque a dialogare. Tanto più che il leader Pd conta di ottenere alla fine almeno una non belligeranza dai due alleati. E Bersani stoppa anche chi - come Follini, ma non solo - ha immaginato di poter sostituire Vendola e Di Pietro con Casini, anche nel caso in cui il Governo Monti alla fine non nascesse per colpa del Pdl.Da giorni girano voci che parlano di un colloquio tra Casini e un autorevole leader Pd durante il quale sarebbe stato ipotizzato questo scenario: se il governo di emergenza non decollasse, l'Udc potrebbe proporre al Pd un'alleanza per andare al voto con Monti premier. Ipotesi che Bersani non vuole prendere in considerazione, per il leader democratico se il Pdl facesse saltare tutto, il Pd andrebbe al voto con Sel e Idv e il terzo polo correrebbe da solo. Fermo restando che Bersani sarebbe pronto ad aprire a Casini dopo il voto, per quella "ricostruzione" di cui ha parlato anche in serata al Tg1.Ma Di Pietro, forse anche in considerazione della fronda interna pro Monti che ieri Pancho Pardi ha messo nero su bianco, sembra aver compreso il messaggio visto che in serata ha aperto al governo di responsabilità nazionale: "A Monti come persona e come economista, gli do e gli darò tutto l'appoggio possibile di un partito vero che vuole che faccia riforme e ridia credibilità alle istituzioni" a condizione "di conoscere chi sono i componenti del governo, qual è la coalizione che l'appoggia e qual è il programma che porta avanti, mi pare che sia una cosa ovvia in democrazia".(segue)
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