apcom
Giovedì 02 Dicembre 2010
Governo/ Mozione Terzo polo, alla Camera maggioranza per sfiducia
Governo/ Mozione Terzo polo, alla Camera maggioranza per sfiducia Pdl attacca Bocchino sui numeri ma presidente Camera non vota
Roma, 2 dic. (Apcom) - Con la mozione di sfiducia del Terzo polo (Fli, Udc, Mpa e Api) la maggioranza per la sfiducia al Governo sulla carta c'è: al netto delle assenze, del non voto di Gianfranco Fini e del giallo Grassano - il terzo dei Libdem che dovrebbe votarla, anche se la certezza arriverà solo a cose fatte.Italo Bocchino annuncia oggi quota 317 alla Camera, raggiungibile sommando la mozione comune di sfiducia targata Terzo polo (Fli, Udc, Mpa, Api e appoggiata dai Liberaldemocratici) e quella di Pd-Idv. Calcolata sui componenti l'Assemblea (630), anche se potrebbero bastare 314 voti contando l'assenza al voto di Fini e quella probabile di Giulia Cosenza di Fli. Una quota raggiungibile con i 33 voti di Fli (senza Fini e Giampiero Catone, orientato a votare contro la sfiducia e lasciare il gruppo), 34 con la Cosenza; 35 dell'Udc, 6 di Api, 5 di Mpa, due certi dei Liberaldemocratici (Italo Tanoni e Daniela Melchiorre). Ai quali aggiungere Giorgio La Malfa, l'ex Pdl Paolo Guzzanti e Beppe Giulietti del Misto e Roberto Nicco delle Minoranze linguistiche (gli altri due, Sigfried Brugger e Karl Zeller si asterranno). Totale 86 deputati, (85 senza la Cosenza) ai quali aggiungere 206 del Pd e 24 di Idv, e arrivare così a 315 o 316; 317 se anche Grassano voterà la sfiducia.Quota possibile dunque quella annunciata da Bocchino, ma il Pdl attacca: da qui al 13, dice il capogruppo Cicchitto, circoleranno "le cifre più fantasiose sui parlamentari schierati per la mozione di sfiducia allo scopo di influenzare chi è incerto", Maurizio Lupi parla di "estrazione al lotto", ancora più duro Stracquadanio per il quale quota 317 significherebbe che "il presidente della Camera sarebbe sul punto di rompere ogni regola democratica e non offrirebbe più alcuna garanzia di imparzialità". Ma nel conto, non c'è - ovviamente - quello di Fini. Tutte le ipotesi fino alla fiducia sono lecite, dice il portavoce Fabrizio Alfano, "tranne che il presidente della Camera partecipi alla votazione". Il Pdl si dice ancora certo di avere i numeri, sulla carta ora sono 309 tra Pdl, Lega, Noi sud, i repubblicani Nucara e Pionati più Massimo Calearo e Bruno Cesario, ma resta ancora in piedi la trattativa con i Radicali, 6 alla Camera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA