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Venerdì 12 Novembre 2010
Governo/ Mossa Pdl: Blindiamoci in Senato, sciogliere solo Camera
Governo/ Mossa Pdl: Blindiamoci in Senato, sciogliere solo Camera Berlusconi domani a Roma, forse lunedì vertice dopo ritiro Fli
Roma, 12 nov. (Apcom) - Blindare la maggioranza in Senato prima che la Camera possa sfiduciare il Governo Berlusconi, e poi chiedere a Giorgio Napolitano lo scioglimento solo di Montecitorio. Ignazio La Russa spiega a chiare lettere la strategia del Pdl, partita con la presentazione al Senato di una mozione di 'fiducia'. Mossa che ha provocato l'immediata presentazione alla Camera della mozione di sfiducia targata Pd e Idv. Per capire quale delle due mozioni sarà votata per prima bisognerà attendere martedì: alle 9 è convocata la capigruppo della Camera, alle 13 quella del Senato.La tempistica dei passaggi parlamentari può infatti essere determinante per l'esito della crisi. La convinzione del Pdl è che anticipare in Senato un voto di fiducia bloccherebbe eventuali smottamenti nel gruppo parlamentare che invece si rischierebbero dopo la sfiducia a Montecitorio. "Se qualcuno dei senatori avesse in mente di mollare - è il ragionamento - dovrebbe avere il coraggio di farlo prima che la Camera si pronunci: sarebbero loro ad aprire la crisi, e bisogna vedere se ne avranno il coraggio". Se dunque il Senato ribadisse il sostegno a Berlusconi prima che la Camera glielo tolga - sono i calcoli di via dell'Umiltà - la crisi si aprirebbe con un quadro decisamente più favorevole a Berlusconi. "Un Governo tecnico sarebbe escluso in partenza", è la convinzione di un dirigente pidiellino. E il Pdl chiederebbe appunto lo scioglimento della sola Camera.Il Cavaliere intanto, dopo tre giorni d'assenza, tornerà stanotte dalla Corea, e già domani potrebbe avviare un primo giro di incontri con i suoi uomini. Probabilmente lunedì, subito dopo il ritiro della delegazione di Fli dal Governo, convocherà un vertice ad Arcore. Mentre è in volo da Seul, incassa il sostegno della Lega che con una nota di Roberto Calderoli esclude categoricamente scenari che prevedano "maggioranze diverse da quelle uscite dalle urne" o "un premier diverso da Silvio Berlusconi". Comunicato rilasciato con l'imprimatur di Umberto Bossi.
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