apcom
Martedì 08 Novembre 2011
Governo/ Lega: Ultimo tentativo con Alfano, altrimenti alle urne
Governo/ Lega: Ultimo tentativo con Alfano, altrimenti alle urne Ma c'è chi 'spera' nel governo tecnico: "Così recuperiamo voti"
Roma, 8 nov. (TMNews) - "Io i patti con Berlusconi li ho rispettati anche questa volta, e anche l'opzione di Alfano premier è quella che meglio di tutte lo può garantire". In questa frase di Umberto Bossi confidata ai suoi, c'è la presa d'atto della Lega che l'esperienza del Berlusconi quater è arrivata al capolinea, e la spiegazione del pressing - fortissimo ma dettato dal "realismo" - per convincere il Cavaliere al "passo laterale".Dunque un ultimo tentativo con l'incarico ad Angelino Alfano, altrimenti le elezioni anticipate in alleanza con il Pdl e con un candidato diverso da Silvio Berlusconi. Ma se si dovesse formare un governo tecnico o di larghe intese, Lega all'opposizione. Questa la linea del Carroccio che, prima del vertice di palazzo Grazioli, vede d'accordo tutte le anime del movimento: una linea riassunta dalla 'Padania' con il titolo "Ddl Stabilità, poi il voto. Sul futuro decide il Quirinale, Lega contraria a governi tecnici". Ma quel cambiano sono le preferenze per i vari scenari possibili. Come cambia l'umore sulla giornata di oggi, con un consistente gruppo di deputati 'verdi' stasera a festeggiare da 'Memmo' al grido di "Padania libera da Berlusconi".All'opzione Alfano dopo l'ok al ddl stabilità, anche se "è quella che gli ha proposto Calderoli", in realtà ci credono in pochi nel Carroccio: "L'Udc non ci sta e noi non la vogliamo, bisognerà sperare che basti il cambio di premier per raggiungere una quota ragionevole di maggioranza: ne dovremmo recuperare almeno una quindicina...". Tuttavia, il tentativo - per la Lega - va esperito. Se dovesse fallire, il Carroccio chiederà unicamente il voto anticipato, pronto a mettersi all'opposizione se invece si dovesse formare un governo tecnico: "Tra Berlusconi e Bossi c'è un patto per andare al voto, ma se il Pdl dovesse franare, un esecutivo di larghe intese senza di noi, senza i fedelissimi del Cavaliere e senza l'Idv, sarebbe comunque possibile". Tanto più "se l'incarico fosse ad esempio a Schifani". Un'opzione che nella Lega gli uomini di Maroni vedono come più probabile rispetto al voto anticipato, e senza troppi timori: "Ci metteremmo all'opposizione, recupereremmo la nostra identità e molti consensi".Valutazione diversa tra gli uomini del 'Cerchio magico', convinti delle urne anticipate che darebbero la possibilità di votare con il 'Porcellum' e selezionare attentamente chi sarà rieletto: "Chi spera nel governo tecnico è perchè ha paura di non tornare... Ma non si metteranno d'accordo, troppo diversi a cominciare dalle misure della Bce e nel Pdl chi se ne doveva andare se ne è già andato". E poi "andare alle elezioni subito dopo aver compiuto il nostro dovere approvando gli impegni con la Ue potrebbe essere meno devastante di quanto si pensi". Insomma, "con un candidato diverso da Berlusconi, non è detto che non ce la si possa fare".E così nel Carroccio già ci si esercita sulle future alleanze, con il nodo Udc: "Senza il Cavaliere si potrebbe pensare ad un'alleanza con i centristi", ragionano in molti. Ovviamente "dovremmo avere garanzie certe sul federalismo". Un'opzione ritenuta poco probabile dal 'Cerchio magico', più possibile per i maroniti, che a quel punto la buttano lì: "La garanzia vera sarebbe Maroni candidato premier...".
© RIPRODUZIONE RISERVATA