Governo/ Incubo quota 306,Pdl tenta arginare goccia cinese fronda

Governo/ Incubo quota 306,Pdl tenta arginare goccia cinese fronda Nascono due nuove componenti border line. E si teme l''11/11/11'

Roma, 4 nov. (TMNews) - Trecentosei. E' il numero segnato in rosso a via dell'Umiltà, la previsione più nera in vista del voto sul rendiconto, lo spettro del quale stanno discutendo Silvio Berlusconi e Denis Verdini, Gianni Letta e Angelino Alfano a palazzo Grazioli, mentre 'spulciano' la tabella dei dissensi aggiornata a stamattina. Certo, mancano tre giorni a martedì, primo appuntamento utile per indebolire ulteriormente il Cavaliere. Trecentosei è la previsione più nera, alla fine la maggioranza ritiene di poter raggiungere quota 311-312 sul rendiconto, Berlusconi ovviamente reclama la soglia dei 316 voti. Ma una cosa è il rendiconto, sul quale secondo la maggioranza neanche il Colle gradirebbe 'imboscate', altro il voto successivo. Qualunque esso sia.L'altra data che tormenta i sonni di chi nell'esecutivo lavora per arrivare al 2013 (sono sempre meno, in realtà), è venata di un tratto di esoterismo: '11/11/11'. E' il prossimo venerdì, presumibilmente la prima data utile per chi nelle opposizioni vecchie e nuove ritiene possibile sfidare a viso aperto il Presidente del Consiglio (con una mozione di sfiducia?), se dal rendiconto dovesse emergere un dato numerico sconfortante per il premier. Soprattutto se quest'ultimo non dovesse trarne le conseguenze.Le trattative sono intense, in queste ore. Il primo dato da segnalare è la decisione di quattro ex Fli - Adolfo Urso, Antonio Buonfiglio, Andrea Ronchi e Pippo Scalia - di costituire una componente parlamentare che si propone di sostenere gli impegni assunti dall'Italia con l'Ue e lavorare al progetto di ricostruire l'unità dei moderati italiani. Un nuovo segnale di allarme per il Pdl, un pacchetto di quattro voti (che potrebbero diventare cinque in pochi giorni) che in questa fase può giocare un ruolo decisivo per qualunque esecutivo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA