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Giovedì 09 Dicembre 2010
Governo/ Fli scossa ma tiene.Fini archivia trattativa con premier
Governo/ Fli scossa ma tiene.Fini archivia trattativa con premier Leader: Berlusconi? Ora si arrangi,male che va ci vediamo al voto
Roma, 9 dic. (Apcom) - "Vabbè, diciamo anche che perdiamo la partita con un rigore dubbio al novantesimo. Sarà una 'tramvata' in faccia, ma resta il campionato, e il campionato è lungo...". In Futuro e libertà il morale oscilla rapido in ore difficili come queste, ma paradossalmente la paura di un fallimento il 14 (figlia della guerra dei numeri in Parlamento) è compensata dalla consapevolezza che restringendosi il ventaglio delle decisioni, la strada diventa quasi obbligata, quindi meno traumatica per la compattezza della nascente forza politica.In fondo, l'ha spiegato ancora oggi Gianfranco Fini a due senatori futuristi: "E' Berlusconi che ha rifiutato la nostra proposta, ora si arrangiasse. Male che va ci rivediamo alle elezioni". Un modo per farsi coraggio, forse, ma anche la consapevolezza che per ora il partito ha tenuto, nonostante tutto, e che se anche il Cavaliere riuscisse a ottenere la fiducia, sarà costretto a 'pedalare' con pochi parlamentari di vantaggio. "E' inaffidabile, a questo punto se si apre la crisi, si apre senza garanzie", ha ripetuto il Presidente della Camera, restio a proseguire nella strada del confronto. In fondo, se ottenesse la fiducia in modo risicato e magari con il supporto di un paio di finiani, Berlusconi comunque dovrebbe fare i conti con i numeri, appeso ad ogni votazione ai futuristi, a rischio crisi e con la concreta possibilità che eventuali elezioni anticipate non lo premino al Senato.La trattativa, dopo essere sfumata, tutti assicurano ora essere stata in fase avanzata. Fini, assicurano, sarebbe stato tentato dall'accettare il via libera a un nuovo governo, secondo alcuni avrebbe anche pensato se accettare la possibilità di evitare a Berlusconi le dimissioni, come chiesto dal Cavaliere, rilanciando poi per una crisi lampo. Poi l'incidente, la notizia dell'incontro del premier con Bocchino, secondo i finiani stata fatta uscire ad arte dai falchi del Pdl. Sospettati numero uno, secondo larga parte del partito di Fini, sarebbero i coordinatori del Pdl. Ciò che non è stato gradito, spiega un futurista, "è stata la lettura data all'evento, come se si fosse trattato di un passo indietro di Fini e un motivo di frizione con Casini: a quel punto l'intesa si è dissolta". Dal fronte opposto, dal Pdl, l'accusa è diametralmente opposta: "E' stato Bocchino a mandare tutto a monte", giurano diverse colombe berlusconiane.
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