Governo/ Braccio di ferro Fini-Schifani, poi estrema mediazione

Governo/ Braccio di ferro Fini-Schifani, poi estrema mediazione Vertice in due tempi al Colle per definire 'road map' verifica

Roma, 16 nov. (Apcom) - Un incontro in due tempi, al Colle. Il primo durante il quale Giorgio Napolitano, Gianfranco Fini e Renato Schifani discutono soprattutto di manovra economica e fissano un punto fermo: prima la sessione di bilancio, poi l'esame della crisi politica in Parlamento. E' il Presidente della Repubblica, con una nota,ad "auspica una costruttiva intesa in proposito tra i Presidenti e tra gli organismi rappresentativi dei due rami del Parlamento" sulla tempistica. Ma è proprio sulla tempistica che si svolge il secondo tempo, in una sala del Quirinale, mentre il Capo dello stato stila il primo comunicato. Un secondo tempo che chiama in causa Fini e Schifani e non risparmia momenti di tensione tra i due Presidenti.Secondo alcune fonti, nel corso dell'intera giornata si è svolto un braccio di ferro tra Fini e Schifani, fino al tardo pomeriggio in disaccordo sulla 'scaletta' dell'approdo della crisi in Parlamento. Non è indifferente per le sorti della legislatura stabilire quale fra la mozione di sostegno a Palazzo Madama e la mozione di sfiducia di Pd-Idv alla Camera debba essere discussa prima. Con Silvio Berlsuconi, riferiscono, tentato dalla strada della forzatura e pronto a rivendicare il diritto di testare prima il Senato, poi la Camera. Nessuno, spiegano le stesse fonti, si mostrava pronto a fare un passo indietro, rispetto all'altro ramo del Parlamento.E così per superare il muro contro muro si è arrivati a una mediazione che in casa finiana considerano "obbligata". Un modo come un altro per ammettere che la contestualità della discussione rappresenta forse l'unico risultato possibile, ma di certo non il più gradito. "Ma di fronte al tentativo della forzatura del premier di più non si poteva ottenere", spiega a sera un parlamentare finiano.

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