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Giovedì 18 Novembre 2010
Governo/ Berlusconi 'vede' quota 316: da Fini segno debolezza
Governo/ Berlusconi 'vede' quota 316: da Fini segno debolezza Bossi insiste su urne, ma Pdl inizia a credere a ingresso Udc
Roma, 18 nov. (Apcom) - Ringalluzzito già da questa mattina, descritto come "in grandissima forma" già al Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi incassa pure il videomessaggio di Gianfranco Fini, letto come "un clamoroso segno di debolezza". E può così ribadire per l'ennesima volta la sua linea: Se c'è la fiducia delle Camere si va avanti a governare, altrimenti si torna al voto perchè a farmi logorare, avrebbe ripetuto anche oggi, non ci sto. Con però una speranza sempre più concreta - ed espressa anche negli incontri avuti oggi - di ottenere il via libera anche da Montecitorio.Escluso il governo tecnico ("Ho detto a Fini e a Napolitano che se ci provano scateno il popolo", avrebbe rivendicato Umberto Bossi con i suoi), letti i segnali che arrivano da Montecitorio, con il Libdem Maurizio Grassano pronto a passare nella maggioranza, gli uomini del premier si mostrano dunque sempre più ottimisti sull'esito del passaggio del 14 dicembre. Ma a quel punto, resta da vedere cosa deciderà di fare Berlusconi: andare avanti seppure con pochi numeri, o optare comunque per le urne? A meno che non si concretizzi la terza opzione, sempre più accreditata all'interno del Pdl: cercare l'accordo con l'Udc anche sullo scudo giudiziario per il premier e facendolo passare magari per un rimpasto di governo. Rimpasto che potrebbe riguardare anche gli uomini di Fli, "se Fini venisse a Canossa".Il ragionamento di chi nel Pdl è convinto che Pier Ferdinando Casini sia pronto a entrare nel governo si fonda sulla "capacità d'attrazione" che un Berlusconi di nuovo in sella avrebbe sui finiani più morbidi, sui deputati Api più vicini al centrodestra, sugli stessi Udc. "A quel punto, Casini non avrebbe altra scelta, pena lo sfarinamento non solo del progetto di Terzo Polo, ma della stessa Udc". E poi, aggiungono le stesse fonti del Pdl, "in questo modo Casini consumerebbe la sua vendetta nei confronti di Fini per averlo lasciato solo entrando nel Popolo della Libertà".L'ultima incognita è Umberto Bossi. Il consiglio del leader leghista è netto: "Meglio le urne, se non abbiamo molti voti governare diventa un problema", avverte. Ma nel Pdl nessuno si preoccupa: "Bossi è un grande tattico, sa che dicendo oggi così potrà intavolare domani una trattativa partendo da una posizione migliore". Ma alla fine, anche nel Carroccio in molti sono convinti che l'Udc entrerà nel governo: "A noi basta l'assicurazione sul federalismo fiscale, anche concedendo qualche modifica a Casini".
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