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Giovedì 09 Dicembre 2010
Governo/ Berlusconi strappa due deputati, sfiducia in bilico
Governo/ Berlusconi strappa due deputati, sfiducia in bilico Grassano e Razzi con la maggioranza, altri quattro in zona grigia
Roma, 9 dic. (Apcom) - A cinque giorni dal voto sulla sfiducia al governo Berlusconi, il presidente del Consiglio strappa due voti alle mozioni contro il suo esecutivo: quelli del liberaldemocratico Maurizio Grassano e dell'ex Idv Antonio Razzi che portano i numeri della maggioranza a 310. La sfiducia, dunque, torna decisamente in bilico e si gioca sulla decisione finale di Domenico Scilipoti, che ha lasciato l'Idv ma sostiene che voterà contro il premier, dell'ex Pd ed ex Api Massimo Calearo, che oggi ha annunciato l'astensione, di Giampiero Catone, deputato finiano che non voterà la sfiducia (ma potrebbe astenersi), e l'ex Fi Paolo Guzzanti che ha offerto il suo voto contrario alla sfiducia in cambio dell'impegno all'abolizione del 'Porcellum'.Attualmente la mozione di sfiducia può contare su 313 voti: 206 del Pd, 35 dell'Udc, 34 di Fli, 2 Liberaldemocratici, 5 Mpa, l'esponente delle minoranze linguistiche Roberto Nicco, Giorgio La Malfa e Giuseppe Giulietti. Berlusconi incasserà certamente il voto di 235 deputati del Pdl, 59 della Lega, 12 di Noisud-Popolari per l'Italia di domani, Francesco Nucara, Francesco Pionati, Bruno Cesario, Maurizio Grassano: in tutto fa 310. Cifra che potrebbe toccare i 314, e quindi affossare la mozione di sfiducia, se Calearo, Scilipoti, Guzzanti e Catone votassero per il governo. I due deputati della Svp, invece, si asterranno.Ma il pallottoliere è continuamente aggiornato: le mire di Berlusconi e del Pdl soprattutto verso il nutrito gruppo Misto della Camera non si fermano mentre i sostenitori della mozione di sfiducia devono fare i conti con il fattore 'mamme', le finiane Giulia Bongiorno e Giulia Cosenza (molto in bilico la presenza di quest'ultima) e la democratica Federica Mogherini. Non scopre le carte neanche Marco Pannella che fa sapere di essere "lieto" dell'incontro con Berlusconi e a proposito del voto della pattuglia dei sei deputati radicali eletti nel Pd fa sapere: "Vogliamo deciderlo con il massimo di dibattito, di riflessione, di partecipazione pubblica, fino all'ultimo momento utile, senza dare assolutamente nulla per scontato".
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