Governo/ Berlusconi rinuncia forzature:Soddisfatto road map Colle

Governo/ Berlusconi rinuncia forzature:Soddisfatto road map Colle "Alla fine si voterà comunque prima al Senato, come volevo io"

Roma, 16 nov. (Apcom) - Volendo, spiegano a palazzo Grazioli, Silvio Berlusconi avrebbe potuto anche tentare una forzatura, magari aspettare che la Camera calendarizzasse la mozione di sfiducia delle opposizioni e poi chiedere, anche solo uno-due giorni prima, di rendere dichiarazioni al Senato. Anzi, viene riferito, nel premier c'era qualcosa più di una tentazione. Ma, su suggerimento anche di Gianni Letta, il presidente del Consiglio ha deciso di non aprire nuovi fronti di tensione e dunque seguire la 'via del Colle'. Sarà anche per questo che alla fine il premier si sarebbe detto piuttosto soddisfatto dalla 'road map della crisi' fissata al Quirinale dopo l'incontro tra Napolitano, Fini e Schifani.Il fatto che si voti alle Camere il 14 dicembre - viene spiegato nell'entourage del premier - era quasi inevitabile dal momento che, fatta salva la priorità del varo della Finanziaria su tutto, bisogna prevedere qualche giorno anche per un eventuale terzo passaggio della legge di stabilità alla Camera. Più che altro, si sottolinea, si considera una "vittoria" il fatto che alla fine sarà palazzo Madama ad esprimersi prima. E' vero che il timing trapelato dal vertice prevede che i due rami del Parlamento voteranno "in parallelo", ma i conti che si stanno facendo nella residenza del premier sono diversi. Il Senato, dicono infatti, dovrebbe esprimersi comunque prima e non sono perché la 'chiama' è cosa più rapida: il voto del Senato (che dovrebbe essere fissato alle 10) si potrebbe chiudere prima che si apra quello di Montecitorio (ossia alle 12) e questo anche per consentire al presidente del Consiglio di essere presente in entrambe le Aule. "Non ci si può mica aspettare che Berlusconi si metta a seguire l'esito dal Pantheon" scherza un alto dirigente del Pdl. Tempi e modi saranno comunque fissati nelle capigruppo che si terranno domani.(segue)

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