apcom
Domenica 22 Novembre 2009
Governo/ Berlusconi a italiani in Arabia: concluderà legilstaura
Governo/ Berlusconi a italiani in Arabia: concluderà legilstaura Domani il Premier in Quatar.Visita negli Emirati slitta a Gennaio
Jeddah, 21 nov. (Apcom) - La maggioranza è "molto solida", le fibrillazioni di questi giorni non mettono a rischio il governo che "durerà tutta la legislatura" e se anche in Parlamento il centrodestra incappa in qualche passaggio a vuoto, questo è solo perchè "stare in Parlamento è pesante" soprattutto per "gente che lavora" e che "non è un funzionario di partito come quelli della sinistra". Da Jeddah, dove è in visita ufficiale, Silvio Berlusconi sparge ottimismo sulla tenuta della maggioranza, minimizza le tensioni che si registrano e dà la colpa di un certo clima ai giornali: "Quello che raccontano è diverso dalla realtà". L'occasione è irrituale, un incontro con la comunità italiana a Jeddah, dove il premier improvvisa un discorso di oltre mezz'ora. Prima, per i giornalisti, solo il racconto degli incontri con il governo saudita, e una breve risposta sulle nomine Ue: "Era l'unico accordo possibile tra i 27 Paesi". Quando i giornalisti gli chiedono di D'Alema, il premier ha già imboccato la porta.Della situazione in Italia, Berlusconi preferisce parlarne agli imprenditori italiani, per rassicurarli: "Qualche volta manchiamo al voto su ordini del giorno di scarsa rilevanza", ma stare in Parlamento "è pesante", ci sono sedute interminabili "con tantissimi emendamenti". D'altronde "è la democrazia, ed è giusto così". Quel che conta è che "la maggioranza è solida, e continueremo a governare per i prossimi tre anni e mezzo: intendiamo portare a termine il mandato assegnatoci dagli elettori", e soprattutto "mantenere le promesse" fatte, secondo quella "nuova moralità" portata in politica "dal mio avvento".Agli italiani d'Arabia, Berlusconi regala ottimismo anche per la situazione economica: dalla crisi "usciremo prima e meglio degli altri Paesi", e anche se "il percorso non sarà velocissimo, ci lascia relativamente tranquilli". Proprio in Arabia Saudita il premier sta organizzando una missione di imprenditori italiani, soprattutto piccoli e medi, che avranno "offerte concrete per entrare nel mercato saudita in settori dove vantiamo know how avanzati". E che godranno del vantaggio dovuto alla soluzione della questione coloniale con la Libia: "Ho chiesto scusa al Parlamento, abbiamo dato un importo simbolico, ma è stato un goal, perchè ci ha dato la simpatia di tutti i Paesi arabi".Anche delle opportunità economiche per le imprese italiane il presidente del Consiglio ha parlato prima con il ministro delle Finanze al-Assaf e poi con il principe Naif, vice premier e ministro degli Interni. A Riad Berlusconi ha riconosciuto il ruolo decisivo per la stabilità del prezzo del petrolio, discutendo con loro delle politiche anti speculazione del G20.Poi insieme è stata analizzata la situazione nella regione, dove l'Arabia "è protagonista" e garantisce "stabilità". Si è discusso anche di Afghanistan e Iraq, e della "comune preoccupazione per i comportamenti dell'Iran". Argomenti che saranno sviluppati ancora nella cena in corso con re Abdullah, ultima tappa della missione in Arabia Saudita.Domani il premier si sposterà infatti in Qatar, e a Doha incontrerà l'emiro Hamad Bin Khalifa Al Thani. Rinviata invece l'altra 'gamba' della missione, la visita a Dubai e ad Abu Dhabi: Berlusconi sarà negli Emirati Arabi Uniti intorno alla metà di gennaio, forse intorno al 18, quando è stata fissata la prossima udienza del processo per i diritti tv di Mediaset.
© RIPRODUZIONE RISERVATA