Governo/ Berlusconi chiude in 13 minuti marartona 10 ore Camere

Governo/ Berlusconi chiude in 13 minuti marartona 10 ore Camere Domani il verdetto in un Parlamento 'blindato', si riparte alle 9

Roma, 13 dic. (Apcom) - Si è chiusa con la replica del Premier Silvio Berlusconi alla Camera la prima della due giorni parlamentare sulla fiducia al Governo: oltre 10 ore e trenta di maratona avviata poco dopo le 9 di questa mattina nell'aula di palazzo Madama dal discorso con cui Berlusconi ha chiesto al Parlamento di rinnovare la fiducia all'esecutivo . E che il Premier ha chiuso con un intervento durato meno di un quarto d'ora, suscitando le proteste dell'opposizione per essersi in gran parte limitato a rileggere lo stesso testo di questa mattina: "come se il dibattito del Parlamento non ci fosse stato", ha protestato il capogruppo Pd Dario Franceschini.Stasera si riuniscono a Montecitorio le assemblee dei gruppi per ratificare le posizioni (l'Udc l'ha già fatto) in vista del voto previsto a metà mattinata al Senato (le dichiarazioni finali avranno inzio alle 9) e a fine mattinata alla Camera: lo show in un palazzo Montecitorio blindatissimo per la concomitanza della manifestazione nazionale degli studenti si apre alle 10,30 e fra mezziogiorno e le tredici si avrà il verdetto.I deputati del Pdl, invece, saranno stasera a cena con il Premier Silvio Berlusconi per i tradizionali auguri di Natale in un ristorante al centro di Roma. Mentre Fini farà la conta di senatori e deputati Fli presso la sede di Farefuturo. Se, come il no di Berlusconi e Pdl all'ultima proposta di mediazione di Silvano Moffa lascia prevedere, le 'colombe' finiani si conviceranno per la sfiducia, le tre maternità nelle fila della sfiducia (Bongiorno, Cosenza e Mogherini), la suspence di Paolo Guzzanti ("dirò sì o no, niente astensione ma lo annuncerò solo in aula), le oscillazioni di Calearo, Cesario, Scilipoti, torneranno determinanti nel pallottiere.Tanti se e un risultato di stretta misura che, in ogni caso, difficilmente potrà far scomparire da domani l'orizzonte di elezioni anticipate. Che ancora oggi Umberto Bossi, al Senato come alla Camera seduto alla destra del Premier, ha indicato preferire ad una sopravvivenza a stretta maggioranza.

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