Giustizia/ Sulla riforma i finiani mettono i paletti

Giustizia/ Sulla riforma i finiani mettono i paletti Polemica Di Pietro-Bersani su referendum lodo Alfano, poi tregua

Roma, 21 ott. (Apcom) - Sulla riforma della giustizia, "non tutto è risolto", lo dice il finiano Fabio Granata. Gianfranco Fini ha riunito i suoi, oggi pomeriggio, e dall'incontro non è uscito un sì incondizionato ma una serie di paletti ben precisi rispetto alle bozze preparate fin qui dal Guardasigilli Angelino Alfano: "Sono stati introdotti nuovi principi - ha spiegato Giulia Bongiorno - che non possiamo condividere. In particolare, le nuove funzioni e la composizione a maggioranza laica del Csm, i nuovi poteri conferiti al ministro della Giustizia e la nuova collocazione della polizia giudiziaria non più alle dirette dipendenze della magistratura".Richieste di modifica che arrivano proprio nel giorno in cui, invece, il vice-presidente del Csm Michele Vietti aveva mandato segnali giudicati positivi dal Pdl Gaetano Quagliariello. "Va data un`indicazione sulle 'priorità' dei reati da perseguire - ha detto Vietti - perché non è possibile che ce ne sia unadiversa a seconda delle zone d`Italia".Sul fronte dell'opposizione, intanto, Pd e Udc annunciano una mozione parlamentare comune che "riscriva l'agenda" della riforma della giustizia, mentre Antonio Di Pietro polemizza con Pier Luigi Bersani sulla primogenitura del referendum sul 'lodo Alfano costituzionale'.

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