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Martedì 23 Novembre 2010
Giustizia/ Sos giuristi: Italia viola di continuo diritti umani
Giustizia/ Sos giuristi: Italia viola di continuo diritti umani Indispensabile istituire Garante ad hoc per assicurarne tutela
Roma, 23 nov. (Apcom) - Si è conclusa oggi la due giorni di lavori promossa da Radicali Italiani, Partito Radicale Nonviolento e dai parlamentari radicali che ha riunito a Roma, nella Sala del Refettorio della Camera, diversi esperti di diritto internazionale per discutere di rispetto e applicazione della Convenzione europea dei diritti dell`Uomo (Cedu) nell`ordinamento italiano.Al Convengo hanno preso parte tra gli altri, i professori Zagrebleski, De Sena, Cataldi, Francioni, Cannizzaro, Condorelli, Sciso, Patrono.Il gruppo di accademici e professionisti ha prodotto come documento finale la "Dichiarazione della Sala del Refettorio", nella quale denuncia sistematiche violazioni dei diritti umani e di numerosi articoli della Convenzione e lancia l`allarme, dinanzi alla disastrosa situazione dell`amministrazione della giustizia, per la vita dello Stato di diritto in Italia.Oltre alla giustizia, per cui "l`Italia risulta lo stato più condannato dalla Corte europea di Strasburgo", violazioni "sistematiche della Convenzione e della stessa Costituzione italiana" sono state evidenziate anche "in merito alla politica di respingimento dei migranti; alla gravissima situazione delle carceri; all`utilizzo strumentale del segreto di Stato; alla mancanza di indipendenza del sistema radiotelevisivo pubblico, alle criticità del ddl sulle intercettazioni e alla scarsa considerazione della privacy e della reputazione degli indagati; alla gestione del ciclo dei rifiuti la cui carenza comporta gravi conseguenze per il diritto alla salute; e alla mancanza di strumenti a tutela del diritto di elettorato passivo".Il documento afferma dunque che "lo Stato italiano è largamente inadempiente rispetto agli obblighi imposti dalla Convenzione europea dei diritti umani , peraltro in buona parte già previsti dalla Costituzione italiana". E nlla "Dichiarazione della Sala del Refettorio" gli accademici si rivolgono alle istituzioni e alla politica, sottolineando "la necessità di interventi strutturali per rimuovere le cause di incompatibilità dell`ordinamento italiano con la Cedu, nonché "l`urgenza di promuovere la tutela preventiva dei diritti previsti dalla Convenzione, tramite la creazione di un`istituzione indipendente per i diritti umani".
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