G8; Berlusconi elogia la sua 'lucida follia': summit riuscito

G8; Berlusconi elogia la sua 'lucida follia': summit riuscito Dato messaggio fiducia. Non collaboro con opposizione incivile

Roma, 10 lug. (Apcom) - Ora che tutto è finito, ora che la scelta di spostare in extremis il G8 dalla Maddalena all'Aquila ha superato la prova dei fatti, Silvio Berlusconi può rispolverare la sua citazione preferita. "Come diceva Erasmo da Rotterdam le decisioni più rappresentative sono spesso frutto di una lungimirante follia".Archiviata anche l'ultima foto di gruppo che nel terzo e conclusivo giorno del summit ha visto insieme i Grandi e i rappresentanti dei Paesi africani, il presidente del Consiglio traccia il suo bilancio: un summit "riuscito" dall'esito "assolutamente positivo" dice. D'altra parte a Coppito non c'è stata nessuna scossa, nè tellurica, né giudiziaria.I leader stranieri hanno pubblicamente elogiato l'Italia per l'organizzazione. Per tutti i tre giorni il Cavaliere ha scelto un profilo di understatment, evitato le gaffe che i giornalisti memori delle corna di Caceres e del 'Mr Obama' urlato davanti alla Regina d'Inghilterra, erano pronti a registrare. Alla fine il presidente del Consiglio ha buon gioco a dire che le fosche previsioni sul vertice null'altro erano se non invenzioni delle Cassandre dei media. Per questo respinge al mittente la domanda di chi chiede se da questo summit possa partire un rilancio della politica estera italiana. "L'Italia non ha bisogno di nessun rilancio, consiglio di leggere meno i giornali" dice prima di chiudere la porta a forme di collaborazione con questa opposizione "che ha superato qualsiasi livello di civiltà".Silvio Berlusconi si presenta nell'Auditorium della Guardia di Finanza pronto a rivendicare quelli che considera i risultati positivi del vertice, sebbene sia convinto che il formato del futuro sia quello del G14. In primis, sottolinea l'importanza del "messaggio di fiducia e di speranza dato ai cittadini" colpiti da una crisi che "ormai si è sfogata" e che ora potrebbe aggravarasi o allungarsi soltanto per colpa della paura. Il premier parla per 15 minuti ripercorrendo i temi affrontati in questi tre giorni, annuncia la nascita dell' 'Aquila food initiative' da 15 miliardi di dollari per l'Africa, poi come dice lui stesso, si consegna per altri 25 minuti alle domande della stampa. Alla fine ne vengono consentite undici in tutto, sebbene i giornalisti in attesa fossero di più. Lo stesso Berlusconi, vedendoli in fila indiana davanti ai podi, scherza: "Ma quella è una processione?".Anche questa volta le annunciate domande scomode della stampa straniera latitano: sono due in tutto, una sulla sanzioni all'Iran, l'altra sui rapporti tra l'Italia e la nuova amministrazione americana. Berlusconi si complimenta con Obama per il "buon senso" dimostrato e per non aver sbagliato "nessuna mossa in politica estera".Ci prova il giornalista del 'Manifesto' a chiedere cosa il premier si aspetta che accadrà quando la 'tregua' invocata dal Quirinale per i giorni del summit sarà finita. "Non ho goduto di nessuna tregua - è stata la risposta - è solo che la situazione è tornata alla normalità. Non sono io che ho attaccato la stampa, è la stampa che ha attaccato me".Poi il premier racconta che l'immagine che porterà nel cuore di questo G8 è quella dei rintocchi di campana che hanno accompagnato lo scoprimento della targa in memoria delle vittime del terremoto del 6 aprile e promette che non abbandonerà L'Aquila nemmeno d'estate e che anzi sta cercando una casa per agosto "per verificare lo stato di avanzamento dei lavori".Il Cavaliere può godere anche della non-domanda di un giornalista aquilano dell'ufficio stampa dell'Enel che sostanzialmente prende la parola per poter ringraziare il premier per la "favolosa attenzione" riservata all'Abruzzo. Un elogio così sperticato che alla fine è lo stesso Berlusconi a ironizzare: "E' sicuro di essere un giornalista? E' sicuro di sentirsi bene?".

apcom

Venerdì 10 Luglio 2009

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