'Fratelli coltelli' nel Pdl,Berlusconi convoca ufficio Presidenza

Roma, 14 ott. (Apcom) - Qualche giorno in Sardegna, per completare la convalescenza. Con i pochi che riescono a parlarci telefonicamente, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, racconta che la mano fa un po' meno male e che la fisioterapia sta dando i suoi frutti. Lontano da Roma, è vero, ma con la consapevolezza di dover presto mettere mano a un partito che appare sempre più lacerato e in calo nei sondaggi. Dopo aver aver sganciato domenica scorsa la 'bomba' contro un Pdl che "non ha entusiasmato" infatti, il premier ha pubblicamente deciso di tacere, complice anche i postumi dell'operazione. Per ora non scopre le carte, dunque. Eppure il Cavaliere starebbe anche valutando la possibilità di creare un nuovo movimento, una struttura da utilizzare se e quando si concretizzeranno le urne.L'urgenza al momento però è il partito dove la quantità di falle che si apre è direttamente proporzionale alle cene che si organizzano per capire cosa fare, contro o in alleanza con chi. L'ultima in ordine di tempo è quella che si è tenuta ieri sera al ristorante 'Strega' alla quale hanno partecipato una trentina di deputati ex Fi. Raccontano che l'incontro si sia trasformato in una sorta di 'sfogatoio' in cui i parlamentari hanno puntato il dito contro l'iperattivismo della componente ex An, a cominciare dal coordinatore Ignazio La Russa (che già due sere in un duro faccia a faccia con Cicchitto aveva minacciato clamorosi ma improbabili scenari, come la costituzione di gruppi autonomi). Ma anche sula gestione del partito. Tanto che (per la prima volta presente all'incontro) il capogruppo Fabrizio Cicchitto si è prodigato nell'assicurare che farà in modo di riunire i parlamentari ogni mese. Né questa è la sua unica mossa, visto che ha cominciato una serie di cene con i deputati per area regionale.(segue)