Fmi/ rialza stima Pil 2010 Italia a + 0,2%;resta -5,1% nel 2009

Fmi/ rialza stima Pil 2010 Italia a + 0,2%;resta -5,1% nel 2009 Avanza disoccupazione oltre 10%; pochi margini politiche stimolo

Roma, 1 ott. (Apcom) - Primi, timidi, segnali di ripresa economica in Italia con il Fondo Monetario Internazionale che ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita del Pil per il 2010. Il World Economic Outlook - presentato ufficialmente oggi nell'ambito degli incontri annuali in corso a Istanbul - stima ora una crescita positiva dello 0,2% con un miglioramento di 3 decimi di punto rispetto al -0,1% stimato a luglio. Quest'ultima proiezione era stata a sua volta rialzata in analoga misura rispetto alla stima di aprile di -0,4%. Resta per invece confermata la stima del calo del 5,1% del Pil tricolore nel 2009 che ad aprile era stata invece drasticamente peggiorata (-0,7 punti). Diventa intanto sempre più difficile la situazione della disoccupazione, che l'anno prossimo scavalcherà il 10% della forza lavoro mentre resta limitato lo spazio per politiche di stimolo all'economia rispetto ad altri Paesi.Il miglioramento delle previsioni era stato anticipato nei giorni scorsi dal direttore del Fmi, Dominique Strauss-Kahn che aveva illustrato l'effetto di "trascinamento" del quale inizia a beneficiare l'economia italiana grazie al miglioramento dell'economia tedesca e francese. Rimarcando allo stesso tempo la necessità di riforme strutturali per combattere il rischio-disoccupazione.E proprio i dati più recenti suggeriscono che in Europa il ritmo del rallentamento economico sta riducendosi con il Pil della zona euro che nel secondo trimestre del 2009 si è contratto meno del previsto e con Francia e Germania che hanno messo a segno tassi di crescita finalmente positivi e che per l'anno prossimo sono accreditate di un +0,3% e di un +0,9%.Se molti Paesi hanno, in questi mesi di grave crisi economica internazionale, impegnare "importanti" risorse di bilancio, con Paesi come Germania, Spagna e Regno Unito che hanno messo in campo ingenti risorse discrezionali, "Paesi con minor margine di manovra come Italia e Grecia e la maggior parte delle economie emergenti non si sono trovati nelle condizioni di varare importanti stimoli all'economia".

© RIPRODUZIONE RISERVATA