Fli vacilla per blitz colombe ma Fini certo: Compatti su sfiducia

Fli vacilla per blitz colombe ma Fini certo: Compatti su sfiducia In 6 firmano lettera: 14 no voto. Ma solo Catone dato in uscita

Roma, 11 dic. (Apcom) - "Una cosa è certa, i gruppi di Fli voteranno compatti la sfiducia al governo". Gianfranco Fini, parlando ai dirigenti del partito di Genova, chiude così una delle giornate più difficili per i futuristi. Un sabato teso, preceduto da una notte di trattative fra alcuni pontieri del Pdl e parte delle colombe finiane. Il risultato era stato una lettera nella quale si sollecitava una soluzione incruenta tra Fini e Berlusconi, un nuovo governo del Cavaliere senza dimissioni e una road map programmatica. Con un prezzo: il non voto di Fli sulla sfiducia. Un prezzo che il Presidente della Camera ha rifiutato di pagare.E' di ieri sera la prima indiscrezione su una lettera bipartisan inviata ai due leader per invitarli ad evitare la conta. Dopo una notte quasi in bianco per molti dei protagonisti della vicenda, la missiva trapela stamane. Il dato politico più significativo è la firma di sei parlamentari di Fli. Capofila, insieme ad Augello (Pdl), è Silvano Moffa, al quale si aggiungono Polidori, Patarino, Catone, Siliquini e il senatore Digilio. Il non voto in cambio di una nuova legge elettorale, un'agenda socio-economica rinnovata e il riconoscimento di Fli. Tra tavoli di lavoro con scadenza fine gennaio, a febbraio un passaggio del Cavaliere in Parlamento.Fli fibrilla, parte un giro di telefonate che alcune fonti definiscono roventi. Alcune colombe, nel corso della notte, si erano già sfilate (si fanno i nomi di Proietti Cosimi, Candido De Angelis e Bellotti, che però smentisce). I pontieri restanti dovrebbero sfilarsi entro martedì, almeno a sentire i dirigenti di Fli che hanno avuto modo di parlare con i `pacificatori' e che giurano: a partire da Moffa, almeno quattro sono pronti a fare retromarcia se la mediazione fallisse. Gli unici dati in bilico sono Polidori e Digilio, ma almeno uno dei due dovrebbe seguire Fini. Solo Catone è dato in partenza con certezza.L'apertura di Berlusconi non ha stupito chi in Fli seguiva la vicenda insieme al leader. Un'apertura tattica e finalizzata a mettermi in difficoltà, così avrebbe ragionato il Presidente della Camera. Frutto, aggiungono i finiani, di "alcune ingenuità delle colombe e dei sabotatori dell'ala romana del Pdl". L'operazione, a scorrere i promotori pidiellini, è gestita anche da una folta schiera di parlamentari laziali. Oltre ad Augello ( e Moffa), due alemanniani di ferro come Saltamartini e Murgia. Ma i pontieri del Pdl non accettano l'accusa e replicano: "La road map non serve tanto ora, quanto dal 15 dicembre in poi".

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