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Martedì 30 Novembre 2010
Fini: Votiamo sfiducia, poi Berlusconi si piegherà. E vede Casini
Fini: Votiamo sfiducia, poi Berlusconi si piegherà. E vede Casini "A meno che mediazione Letta non porti frutti". Mozione con Udc
Roma, 30 nov. (Apcom) - Mancano quattordici giorni, tutto può ancora accadere. Ma la linea di Gianfranco Fini è tracciata, dopo la riunione con l'ufficio di presidenza di Fli di ieri. "Sfiduciamo il governo - ha detto Fini - a meno che il lavoro che sta portando avanti Letta non porti dei frutti". Insomma, dopo alcuni giorni in cui Fli sembrava indecisa sul da farsi, e dopo i distinguo di alcuni dei suoi parlamentari, ora l'ex leader di An è deciso a scoprire le carte. Forte anche di un'altra convinzione: "Io penso che nel momento in cui manderemo sotto il governo a Montecitorio, Berlusconi si piegherà, si dovrà piegare e penso che si darà vita a un governo e non si andrà a votare".Quanto al rischio di astensione fra i finiani, in Fli circolano i soliti nomi. L'attenzione di chi si occupa del dossier indecisi è concentrata soprattutto su Giampiero Catone e Catia Polidori. Incerti, ma alla fine dovrebbero dire sì, Silvano Moffa e Gianfranco Paglia. Alla fine voterà secondo le indicazioni di Fini, invece, Roberto Menia.Oggi, intanto, riunione tra Fini e Pier Ferdinando Casini a Montecitorio. I due partiti, come anticipato dallo stesso leader centrista alcune settimane fa, dovrebbero presentare una mozione di sfiducia comune. Anche di questo si è discusso stamane in un incontro che i due leader hanno tenuto a Montecitorio intorno alle 10.
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