Fed/ Quando sarà il momento giusto per segnalare aumento tassi?

Fed/ Quando sarà il momento giusto per segnalare aumento tassi? Banca Centrale inizia a pensare a strategia di comunicazione

New York, 23 ott. (Apcom) - Con l'avvicinarsi del prossimo incontro di novembre, un dibattito crescente si sta allargando all'interno della Federal Reserve su come e quando segnalare al pubblico la possibilità di un aumento dei tassi di interesse.La Banca Centrale americana ha detto da mesi che i tassi resteranno bassi per un "periodo prolungato", ma un cambiamento di quel linguaggio dovrà arrivare molto prima del loro rialzo.Per ora, visto che la ripresa è recente e l'economia resterà debole ancora per molto, i funzionari non vedono problemi nel mantenere i tassi ai minimi storici. Intanto però stanno cominciando a pensare a idee per suggerire al mercato al momento giusto che un cambiamento potrebbe arrivare.La strategia di comunicazione, scrive il Wall Street Journal, sarà tra i diversi problemi sul tavolo quando i funzionari si incontreranno i prossimi 3 e 4 novembre per decidere sui tassi d'interesse. Il tasso sui fed funds, il tasso a sul prestito interbancario overnight, è fissato ad un margine di oscillazione tra lo 0 e lo 0,25 per cento.Negli ultimi mesi la Fed si è concentrata su altri problemi, come quello di porre fine ai programmi straordinari di aiuti al sistema finanziario, ma i tassi di interesse sono ora tornati a catalizzare l'attenzione. Gli investitori sono stati sempre molto sensibili nell'intercettare segnali dalla Fed e i banchieri centrali vogliono trasmettere una linea chiara riguardo alla direzione dei tassi di interesse.I funzionari tenteranno probabilmente di individuare un benchmark per fare capire cosa dovrà succedere per giustificare un rialzo dei tassi. Molti sembrano puntare sul tasso di disoccupazione. Uno degli obblighi della Fed è quelo cercare di portare l'economia verso una "piena occupazione", che significa tenere tassi di interessi bassi ma non così tanto da causare inflazione. La disoccupazione al 9,8% negli Stati Uniti è per molti un segnale che non vi è rischio di inflazione.Altri fattori sono emersi ultimamente: l'aumento dei prezzi dell'oro, il declino dell'oro, una forte ripresa delle economie emergenti e il rally dei mercati finanziari sono tutti possibili segnali di inflazione alle porte. Tuttavia nessuno di essi è stato per ora abbastanza forte da suscitare l'allarme della Banca Centrale. E' per questo che la Fed non sembra voler segnalare che un aumento dei tassi possa avvenire prima di metà del prossimo anno.

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