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Martedì 22 Novembre 2011
Enav/Inchiesta investe partiti, Casini:Lunare. Interviene Monti
Enav/Inchiesta investe partiti, Casini:Lunare. Interviene Monti Pd e Idv: Via i vertici Finmeccanica
Roma, 22 nov. (TMNews) - Pier Ferdinando Casini definisce "lunari" le accuse mosse a lui e al suo partito da Tommaso Di Lernia, l'imprenditore coinvolto nell'inchiesta sugli appalti Enav che avrebbe consegnato 200mila euro in contanti nella sede dell'Udc al tesoriere del partito Giuseppe Naro, e dà mandato ai suoi legali di querelarlo e di agire anche in sede civile per il risarcimento di danni, anche di immagine, il cui importo, ci tiene a precisare il suo fedelissimo Roberto Rao, "sarà interamente devoluto a enti benefici". Si dichiarano estranei ai fatti anche Altero Matteoli e Gianni Alemanno. Ma quella che alcuni già definiscono la nuova Tangentopoli scuote i partiti e risulta una nota decisamente stonata dei primi giorni del governo Monti.Il neo presidente del Consiglio, in serata, fa sapere con un comunicato che "segue con attenzione l'evolversi della situazione di Finmeccanica Spa", che "si aspetta una rapida e responsabile soluzione" e che "ha concordato con i Ministri competenti di verificare con la società stessa che si stiano predisponendo le iniziative necessarie". All'Italia dei Valori e al Pd non basta. "Monti dia il buon esempio, passi dalleparole ai fatti e dimostri che il suo governo è davveroall'insegna della discontinuità e non solo il volto pulito percomportamenti non trasparenti e revochi gli incarichi aPierfrancesco Guarguaglini in Finmeccanica e alla moglie MarianaGrossi in Selex", chiede Antonio Di Pietro che ha presentato un'interrogazione parlamentare sulla questione. Chiede un cambio dei vertici aziendali anche il capogruppo democratico in commissione Attività produttive alla Camera, Andrea Lulli: "La situazione in cui versa Finmeccanica è molto grave. I vertici dell'azienda devono subito lasciare per salvaguardare un patrimonio industriale italiano che rischia di andare perso".Casini ostenta serenità. La lettura dei giornali che lo mettono in prima pagina non gli fa cambiare l'agenda. Intorno alle 11 si presenta, come previsto, al convegno dei cattolici a Palazzo Marini, e non si sottrae alle domande dei giornalisti. "Non ho mai visto né conosciuto" Di Lernia. "Nella vita - dice - bisogna essere sereni. Io sono sempre stato fortunato, se c'è da soffrire ingiustamente vuol dire che migliorerò. Ho piena fiducia nella magistratura come è giusto che sia". A chi gli domanda se sospetta che si tratti di un complotto, Casini non cede: "Non c'è nessun complotto". Se la famigerata 'mazzetta' di 200mila euro sia stata effettivamente ricevuta dal tesoriere del partito Giuseppe Naro, il leader Udc risponde: "Mi fido di quello che dice Naro". E ribadisce: "Io non ho un ufficio al partito". A via dei Due Macelli, comunque, si aspettano che "l'attacco" di giornali come Libero e il Giornale durino ancora qualche altro giorno.Solidarietà ai centristi arriva dal segretario del Pdl, Angelino Alfano: "Non mi è piaciuto vedere Pier Ferdinando Casini sbattuto in prima pagina, come se l'accusa fosse già verità! I nostri principi di garantismo valgono a cominciare da chi non è con noi". E dall'alleato del Terzo Polo Francesco Rutelli che esprime fiducia nella magistratura e nella "correttezza" dell'"amico" Casini.
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