apcom
Lunedì 28 Settembre 2009
Dl correttivo/Verso voto fiducia.Opposizioni all'attacco su scudo
Dl correttivo/Verso voto fiducia.Opposizioni all'attacco su scudo Diverse le pregiudiziali e 99 gli emendamenti presentati
Roma, 28 set. (Apcom) - Il dl correttivo del decreto anticrisi approda nell'Aula della Camera e il governo, secondo quanto si apprende, sarebbe già pronto ad annunciare la questione di fiducia. Oggi le opposizioni hanno dato battaglia durante la discussione generale e dato fondo ai tempi che hanno a disposizione per esprimere la loro contrarietà ad un testo che contiene le norme sullo scudo fiscale nella versione allargata durante i lavori del Senato. Nell'Aula di Montecitorio i deputati di Pd, Idv e Udc sono intervenuti ad oltranza per denunciare quello che definiscono "un'amnistia mascherata" e per "supplicare" il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di "non firmare il provvedimento"(Di Pietro).Intanto il tempo stringe. Il decreto deve essere convertito in legge entro sabato prossimo, 3 ottobre. Gli emendamenti presentati per l'esame dell'Assemblea sono 99 e il governo si starebbe orientando ad annunciare la questione di fiducia domani pomeriggio per poi votarla mercoledì e incassare il via libera definitivo al provvedimento giovedì. Domani l'Aula, alla ripresa della seduta, dovrà prima di tutto votare le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni. Poi il governo potrebbe prendere la parola per annunciare la fiducia sul provvedimento.Come avevano annunciato, le opposizioni hanno dato battaglia in Parlamento. Le accuse volate all'indirizzo del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e della sua maggioranza sono state pesanti: lo scudo fiscale nella versione 'allargata' durante l'esame di Palazzo Madama "depenalizza il falso in bilancio" e "favorisce i criminali" attraverso una "amnistia mascherata" con la "scusa di fare cassa".All'attacco il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, secondo il quale queste norme (che contengono un salvacondotto per diversi reati tributari e anche societari, tra cui il falso in bilancio) interessano il presidente del consiglio "perché interessa alle sue aziende e alla sua persona per la miriade di società off-shore e di capitali all'estero che nel corso degli anni ha portato, a cominciare da quel conto corrente All Iberian da cui tanti soldi sono partiti per pagare politici, faccendieri e testimoni falsi che servivano ai suoi processi. Lei - ha detto Di Pietro - sta creando un salvacondotto per i reati passatie futuri, suoi e dei suoi amici".Per il Pd, lo scudo fiscale salva "furboni e furbetti che dimostrano, ancora una volta, quanto questo governo ha a cuore gli interessi degli evasori" ed è "firmato da Giulio Tremonti che però si vergogna a mettere la sua faccia su un provvedimento che condona reati penali e fiscali e che farà entrare anche qualche euro in più, per puntellare il buco dello Stato, ma che fa a pezzi la legalità e rende il nostro sistema fiscale iniquo e lontano"."Il messaggio che si dà è devastante - ha affermato il centrista dell'Udc Bruno Tabacci - si fa capire che conviene evadere". Tabacci aggiunge che "ci sono le impronte del governo e segnatamente del ministro dell'economia" sull'emendamento del parlamentare del Pdl (approvato da Palazzo Madama) che prevede l'allargamento dello scudo fiscale anche al falso in bilancio; mentre quando "qualcuno sollevò il problema relativo alle reali intenzioni del Governo di estendere questo colpo di spugna ai reati societari (falso in bilancio, false comunicazioni sociali), Tremonti - prosegue Tabacci - spiegò che erano parole in libertà, che non erano neppure iniziative parlamentari, e, se tali erano, venivano disconosciute perché quei testi erano considerati apocrifi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA