Crocifisso/ Corte Europa: Basta. S.Sede: stupore. Italia ricorre

Crocifisso/ Corte Europa: Basta. S.Sede: stupore. Italia ricorre Cei:è simbolo religioso e culturale in linea con Concordato 1984

Roma, 4 nov. (Apcom) - La sentenza della Corte europea di Strasburgo sul crocifisso, che ha stabilito che esporre il crocifisso nelle classi della scuola pubblica è contrario al diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le proprie concezioni religiose, e al diritto degli alunni alla libertà di religione "è stata accolta in Vaticano con stupore e rammarico". Lo rende noto il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi, secondo il quale "non è per questa via che si viene attratti ad amare e condividere di più l'idea europea, che come cattolici italiani abbiamo fortemente sostenuto fin dalle sue origini"."Il Crocifisso - sostiene il portavoce vaticano - è stato sempre un segno di offerta di amore di Dio e di unione e accoglienza per tutta l'umanità. Dispiace che venga considerato come un segno di divisione, di esclusione o di limitazione della libertà. Non è questo, e non lo è nel sentire comune della nostra gente. In particolare - prosegue Lombardi - è grave voler emarginare dal mondo educativo un segno fondamentale dell'importanza dei valori religiosi nella storia e nella cultura italiana"Secondo la Conferenza Episcopale la decisione "suscita amarezze e non poche perplessità. Fatto salvo il necessario approfondimento delle motivazioni in base a una prima lettura, sembra possibile rilevare il sopravvento di una visione parziale e ideologica"."Avvenire", il quotidiano della Cei, scrive oggi che nel crocifisso "si condensa gran parte della storia italiana,in esso si riassume una sensibilità diffusa e presente non solo nei credenti, ma anche nei non credenti. In quanto icona dell`amore, della donazione gratuita di sé e della violenzaestrema cui può soccombere l`innocente, quando le forze del male lo aggrediscono, il crocifisso è un simbolo universale, non confessionale".Il governo italiano ricorrerà contro la sentenza della Corte, ha annunciato il ministro Maria Stella Gelmini.Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, "la laicità delle istituzioni è valore ben diverso dalla negazione, propria del laicismo più deteriore, del ruolo del Cristianesimo nella società e nella identità italiana".Pe il leader del Pd Pierluigi Bersani in questo caso "il buonsenso ha finito per essere vittima del diritto. L'esposizione del Crocifisso non è offensiva per nessuno".

© RIPRODUZIONE RISERVATA