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Mercoledì 25 Novembre 2009
Crisi/Tremonti ottimista: pil 2010 a +1%, no ricette magiche
Crisi/Tremonti ottimista: pil 2010 a +1%, no ricette magiche Ma Pil Usa scende nelle previsioni: +2,8 invece che +3,5
Roma, 25 nov. (Apcom) - Il ministro Giulio Tremonti pare ottimista: per il 2010 il Pil salirà dell'1%, o anche meglio. Ma per la Finanziaria non ci sono ricette "magiche" o "salvifiche". All'assemblea dell'Unione industriali di Roma, il ministro è stato esplicito, senza però esagerare con le previsioni rosee. "Può essere che il 2010 chiuda con un segno positivo o particolarmente positivo con 1% o più di 1%. Ma notiamo che non è un uno da sopra, ma un uno da sotto". Il ministro ha ricordato che nel 2008 il Pil è calato dell'1% e nel 2009 si ridurrà di circa il 5%. Ecco perchè se il 2010 chiuderà con un segno positivo questo vuol dire che "si risale dopo aver perso il 6% in due anni". Meno ottimistiche però sono le cifre che arrivano da oltreoceano, con una consistente revisione al ribasso per la ripresa imboccata dall'economia degli Stati Uniti nel terzo trimestre: ora l'amministrazione Usa stima una espansione del Pil del 2,8 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, laddove nella stima preliminare iniziale aveva indicato un incremento del 3,5 per cento. Un dato che peraltro non coglie di sorpresa gli analisti, che in media prevedevano una revisione al più 2,9 per cento del Pil. In Finanziaria, ha detto Tremonti, "Non ci sono ricette magiche e sarebbe poco responsabile dare credito a guaritori, dottori Stranamore e figure che si presentano con ricette salvifiche". Per quanto riguarda future economie, tagli alla sanità non sono in programma. Secondo Tremonti, del resto, la sanità italiana "costa meno della media europea e mediamente ha un rendimento superiore". Invece, "In Finanziaria stiamo studiando una norma molto forte, malthusiana, sul numero degli assessori e sul numero dei consiglieri provinciali e comunali", ha annunciato il ministro, secondo cui le province "hanno un costo politico di 200-300 milioni". Comunque, "Faremo al termine della legislatura anche la riforma fiscale e sarà rivolta al lavoro e alla famiglia". Il ministro ha inoltre parlato agli industriali di Roma dei crediti di imposta per finanziare la ricerca. "I crediti di imposta sulla ricerca noi ve li diamo ma ve li gestite voi" ha detto Tremonti. "Faremo un emendamento alla Finanziaria con una somma invariata o un po aumentata".
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