Copenaghen/ C'è prima intesa, "significativa ma non basta" -punto

Copenaghen/ C'è prima intesa, "significativa ma non basta" -punto Obama: "E' svolta"; ma rinviate decisioni su tagli medio termine

Copenaghen, 18 dic. (Apcom) - Sei ore dopo la scadenza del vertice di Copenaghen sul clima, originariamente prevista per le 17 di oggi, i paesi della conferenza Onu hanno trovato una prima intesa: Stati Uniti, Cina, India, Sudafrica e Brasile hanno sbloccato il negoziato trovando fra loro un accordo di massima, definito però da diversi negoziatori come ancora insufficiente."Dopo un incontro multilaterale tra il presidente Obama, il premier cinese Wen, il premier indiano Singh e il presidente sudafricano Zuma, è stato ottenuto un accordo significativo", ha indicato un responsabile americano sotto condizione di anonimato. "Non è sufficiente per combattere la minaccia del cambiamento climatico, ma è una prima tappa importante", ha aggiunto.Una "svolta significativa e senza precedenti", ha commentato comunque il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, spiegando che sarà "molto difficile" e che "ci vorrà molto tempo" perarrivare a un patto vincolante. Il presidente ha fatto inoltresapere che lascerà la capitale danese prima del voto finale sultesto.L'intesa fisserebbe, come era previsto da tutte le bozze finora negoziate, il limite di surriscaldamento globale a 2 gradi Celsius, secondo le fonti a margine dei negoziati. Ma la decisione degli obiettivi di medio termine di riduzione delle emissioni dei paesi industrializzati, quelli cioè entro il 2020, secondo una fonte europea sarebbe stata rinviata a gennaio. Questi obiettivi di taglio sono i più rilevanti, perché i più vicini nel tempo e quindi più vincolanti per gli Stati nella lotta contro il riscaldamento.

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