Cinema; Dall'album al film, arriva "Questo Piccolo Grande Amore"

Cinema; Dall'album al film, arriva "Questo Piccolo Grande Amore" Diretto da Riccardo Donna, uscirà mercoledì prima di S.Valentino

Roma, 9 feb. (Apcom) - Chi almeno una volta nella vita non si èidentificato in "Questo Piccolo Grande Amore" di ClaudioBaglioni? Ora il celebre album, con l'omonimo brano più voltedefinito la "canzone del secolo", rivive sul grande schermo dopooltre trent'anni. Il film è stato presentato questa mattina aRoma e uscirà mercoledì in circa 500 sale italiane distribuito daMedusa, pensato e lanciato proprio come "il film di San Valentinoper tutti gli innamorati"."Questo Piccolo Grande Amore" o "Q.P.G.A.", come in molti lohanno già ribattezzato rincorrendo lo slang giovanile, è il primofilm diretto dal regista tv Riccordo Donna, ed è ispirato allastoria raccontata da Baglioni, (che ne firma anche soggetto esceneggiatura con Ivan Cotroneo), attraverso le canzonidell'album. E' la storia di Andrea e Giulia, interpretati daigiovani Emanuele Bosi e Mary Petruolo, rispettivamente 23 e 19anni, due ragazzi molto diversi. Lei, studentessa all'ultimo annodi liceo classico, lui universitario e sognatore di periferia.Amicizie e famiglie differenti, due mondi opposti che siincontrano nella Roma degli anni '70 delle contestazionistudentesche con il sottofondo di Baglioni che racconta la città(con "Portaportese", "Piazza del Popolo", ecc.), e accompagna laloro storia. Andrea e Giulia vivono il primo amore. Il colpo difulmine al primo sguardo, il secondo incontro, il primo bacio, ibatticuore, le gioie e i sogni insieme, fino alle difficoltàquando si devono separare, il dolore della perdita e infine ilritrovarsi, consapevoli di aver vissuto un sentimento bellissimoche sembrava enorme e intramontabile ma che non può tornare."Il film rispetta l'arco narrativo del disco e racconta laparabola dell'amore fino alla separazione - ha detto losceneggiatore Ivan Cotroneo - i due protagonisti si porterannosempre dentro qualcosa di grande che non tornerà più ma li halasciati in grado di amare". Baglioni, oltre a soggetto,sceneggiatura e musiche ci ha messo anche del suo (tra l'altro ilfilm è solo una piccola parte del grande progetto Q.P.G.A. cheprevede un libro, riedizione dell'album con nuove canzoni,concerti, ecc.), con riferimenti personali precisi e ricordidell'epoca che potessero aiutare a ricreare il clima di queglianni. Il film, infatti, è anche una cartolina degli anni Settantaper le ambientazioni, i costumi e il clima delle protestestudentesche e delle battaglie per gli ideali, anche se ilregista ha voluto precisare che "la storia d'amore è così forteda far dimenticare il contesto".La protagonista Mery Petruolo, per la prima volta sul grandeschermo, ha confessato di aver sentito un po' "l'onore e l'oneredi indossare la celebre maglietta fina", ma ha concordato sulfatto che la storia del film possa essere anche una storia dioggi. "L'amore è universale - ha aggiunto sorridendo - non èstato così difficile calarci negli anniSettanta, la cosa più strana è stata vederci con i pantaloni avita alta e a zampa d'elefante". In attesa di vedere se il filmrichiamerà solo un pubblico di giovanissimi o anche nostalgici eaffezionati di Baglioni, questa sera si svolgerà un'anteprima alcinema Embassy di Roma il cui ricavato sarà devoluto alla Societàitaliana per l'amiloidosi. E domani, con un giorno d'anticiposull'uscita ufficiale, "Q.P.G.A." sarà già in circa 108 saled'Italia.

apcom

Lunedì 09 Febbraio 2009

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