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Lunedì 09 Novembre 2009
Cei/ Bagnasco: Politica di contrapposizione e odio, ora disarmo
Cei/ Bagnasco: Politica di contrapposizione e odio, ora disarmo "Gente, con suoi problemi, ha diritto di stare al primo posto"
Roma, 9 nov. (Apcom) - Di fronte all'atmosfera di "sistematica e pregiudiziale contrapposizione" della politica italiana, che "talora induce a ipotizzare quasi degli atteggiamenti di odio", è necessario un "disarmo" da parte di tutti i protagonisti: è l'appello del presidente dei vescovi italiani.Aprendo i lavori dell'assemblea generale della Cei ad Assisi, il cardinale Angelo Bagnasco ha sottolineato che si registra nel "clima politico e mediatico" italiano "un'aria di sistematica e pregiudiziale contrapposizione, che talora induce a ipotizzare quasi degli atteggiamenti di odio: se così fosse, sarebbe oltremodo ingiusto in sé e pericoloso per la Nazione. In ogni caso - per Bagnasco - si impone una decisa e radicale svolta tanto nelle parole quanto nei comportamenti, diversamente verrebbe prima o poi ad inquinarsi il sentire comune, con conseguenze inevitabili in termini di sfiducia e disaffezione verso la cosa pubblica, e un progressivo ritiro dei cittadini nel proprio particolare. La gente, con i suoi problemi, ha il diritto di cogliersi al primo posto rispetto alle preoccupazioni rimbalzanti dal dibattito sia pubblico che privato"."E' necessario e urgente - per il numero uno della Cei - svelenire il clima generale, perché da una conflittualità sistematica, perseguita con ogni mezzo e a qualunque costo, si passi subito ad un confronto leale per il bene dei cittadini e del Paese intero. Davvero ci piacerebbe che, nel riconoscimento di una sana - per quanto vivace - dialettica, inseparabile dal costume democratico, si arrivasse ad una sorta di disarmo rispetto alla prassi più bellicosa, che è anche la più inconcludente".L'arcivescovo di Genova ha sottolineato che "è una responsabilità grave che ricade su tutti, in primo luogo sui molti soggetti che hanno doveri politico-amministrativi, economico-finanziari, sociali, culturali, informativi" ed è necessario "un supplemento di buona volontà come di onestà intellettuale, ma anche - ha sottolineato - il superamento di matrici ideologiche che sembrano talora rigurgitare da un passato che non vuole realmente passare". Bagnasco ha anche lodato l'impegno italiano del mondo va "ben oltre gli stereotipi ingenerosi".
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