Camera/ Fini: Da Berlusconi concezione proprietaria istituzioni

Roma, 23 dic. (Apcom) - Ha incassato con un sorriso amaro l'affondo di Silvio Berlusconi, che in diretta tv nel corso della conferenza di fine anno ha messo in dubbio l'essenza stessa del suo ruolo istituzionale: "Il presidente della Camera deve essere super partes, non lo è stato e non lo è soprattutto ora che Fini, dopo essere stato eletto dalla maggioranza scelta dagli italiani, è diventato il leader di un partito che si è collocato all'opposizione". Ha riflettuto, poi ha confidato ai suoi uomini più fedeli la replica al premier: "Si conferma la concezione proprietaria che Berlusconi ha delle istituzioni".Una giornata difficile, quella prima della sosta natalizia. Fini ha dovuto replicare prima alla proposta leghista di discutere e aprire un dibattito a livello parlamentare sul ruolo proprio del presidente della Camera. Alla lettera 'padana' di ieri il leader di Fli ha replicato con una missiva: il dibattito sulle funzioni del presidente della Camera e sulle sue possibili dimissioni è "inammissibile" perchè "è evidente come da ciò deriverebbe un condizionamento nello svolgimento dei compiti attribuiti al Presidente d'Assemblea, con conseguente inevitabile affievolimento del suo ruolo di terzietà".Poi il nuovo attacco, firmato Berlusconi, l'accusa di essere passato all'opposizione dopo essere stato eletto in maggioranza, restando Presidente. Un'accusa che Fini ha liquidato, sempre con i suoi, ricordando: "Nella storia Repubblicana ci sono stati diversi, autorevoli esponenti dell'opposizione che hanno guidato la Camera". Come a dire, basta conoscere i precedenti per evitare di chiedere quel passo indietro che il presidente della Camera non intende farsi dettare.