Camera/ Aria di riforme costituzionali, Casini cambia Commissione

Camera/ Aria di riforme costituzionali, Casini cambia Commissione Dalla Giustizia ora alla Affari Costituzionali, con Berlusconi

Roma, 18 nov. (TMNews) - Se il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, dice, come ha fatto oggi in Aula alla Camera, di essere "d'accordo per la prima volta nella vicenda nel Parlamento" con il capogruppo Pd, Dario Franceschini, allora forse non è azzardato dire che l'ampia maggioranza ottenuta in Parlamento dal neonato governo Monti potrebbe essere quella che riesce finalmente a fare le riforme costituzionali di cui da anni si parla.Ne deve essere profondamente convinto Pier Ferdinando Casini, uno dei più ferventi sostenitori del governo di responsabilità nazionale e delle larghe intese, se, prima ancora delle dimissioni di Silvio Berlusconi dalla presidenza del Consiglio, si è spostato in commissione Affari Costituzionali, quella che dovrebbe esaminare un eventuale progetto di riforma. E dove lo stesso ex premier leader del Pdl è iscritto. Il leader dell'Udc ha lasciato la commissione Giustizia lo scorso 10 novembre, due giorni dopo l'approvazione del Rendiconto alla Camera con soli 308 voti e con due giorni di anticipo rispetto alle dimissioni del Cavaliere.Quello di Casini è un peregrinare senza tregua da una Commissione all'altra: l'ex presidente della Camera infatti iniziò la legislatura nella commissione Esteri, insieme agli altri leader, poi a settembre dello scorso anno, quando era chiaro che la ripresa dei lavori parlamentari sarebbe stata tutta caratterizzata da provvedimenti giudiziari che avevano l'obiettivo di tutelare Berlusconi dai processi, si è trasferito alla Giustizia. Ora, archiviata la stagione berlusconiana, e, aperta, forse, quella delle riforme, il leader Udc non vuole evidentemente stare in panchina e ha optato per la Commissione presieduta da Donato Bruno.

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