Calcio-scommesse/ Inizia una settimana cruciale per l'inchiesta

Calcio-scommesse/ Inizia una settimana cruciale per l'inchiesta Sul campionato lo spettro delle retrocessioni

Roma, 6 giu. (TMNews) - Comincia oggi una settimana cruciale per l'inchiesta sul calcioscommesse, mentre sul campionato si agita lo spettro delle retrocessioni. Il Procuratore Roberto Di Martino che coordina le indagini ascolterà diversi arrestati, mentre il Gip Guido Salvini sentirà le persone che dal 1 giugno scorso si trovano agli arresti domiciliari. Nel pomeriggio dalle 15.30 il Gip interrogherà i giocatori dell'Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese (che si trovano entrambi ai domiciliari), mentre mercoledì toccherà a Beppe Signori. Di Martino sentirà martedì il medico odontoiatra Marco Pirani, il giorno seguente Massimo Erodiani e Giorgio Buffone, ds del Ravenna Calcio, mentre venerdì sarà il turno del portiere Marco Paoloni.Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, ha incontrato ieri al Foro Italico il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, alla presenza del Segretario Generale del Coni, Raffaele Pagnozzi. L'incontro è servito per "un'organica riflessione" sugli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Cremona, anche in vista della riunione della Giunta Nazionale del Coni in programma oggi alle 14.30. Il Presidente Abete, sempre oggi, comunicherà alla Giunta Coni il quadro delle immediate iniziative che la Figc adotterà in previsione del Consiglio Federale, già programmato per il 9 giugno, per "favorire quanto più possibile la celerità di tutti gli adempimenti connessi alle problematiche emerse negli ultimi giorni".La novità più eclatante, emersa da ambienti investigativi, riguarderebbe l'aggravarsi della situazione indiziaria dell'Atalanta e del suo capitano Cristiano Doni che risulta già tra le persone indagate a piede libero. A far precipitare la situazione per la società di calcio neopromossa in Serie A, potrebbero essere state le dichiarazioni rese al Gip dall'ex calciatore Parlato e dal direttore sportivo del Ravenna Calcio, Buffone. Nei capi di imputazione che li riguardano, infatti, si legge che Parlato "dava disposizioni al calciatore Gervasoni perché intrattenesse rapporti con Cristiano Doni, capitano dell'Atalanta, con riferimento all'incontro Atalanta-Piacenza", mentre Buffone "in particolare manteneva contatti con Nicola Santoni perché contattasse Cristiano Doni ai fini della manipolazione della partita Ascoli-Atalanta". Parlato e Buffone avrebbero anche sostanzialmente confermato l'ipotesi di "un accordo tra due società", l'Atalanta e il Padova, come si legge in un passaggio dell'ordinanza.Ma dall'ultimo interrogatorio di Giannone sembra emergere una conferma del quadro accusatorio nei confronti del calciatore Beppe Signori. Secondo il legale Fausto Bruzzese, l'ex commercialista del calciatore avrebbe parlato del calciatore e, sottolineando di "essere stato all'interno di un meccanismo in cui c'erano persone più importanti di lui", si sarebbe difeso rispondendo, seppur "senza alcun intento delatorio", con "verità e questa può far comodo a qualcuno e può essere scomoda per altri" e "se questo coincide con l'accusa o la difesa di qualcun altro questo lo valuterà il giudice".E' emerso poi un altro elemento importante che confermerebbe le accuse della Procura perché nello studio bolognese dei commercialisti Francesco Giannone e Mario Bruni, entrambi arrestati, sono stati trovati diversi assegni per un importo complessivo di circa 450mila euro. Assegni che proverebbero il passaggio di denaro tra gli scommettitori del gruppo indicato nell'indagine come quello dei "bolognesi", che tenevano i loro incontri proprio nello studio dei due commercialisti.

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