Berlusconi/Fini: Nessun chiarimento? Così rimette tutto in gioco

Berlusconi/Fini: Nessun chiarimento? Così rimette tutto in gioco Contatti Camera-Colle. E premier ripensa al voto anticipato

Roma, 10 dic. (Apcom) - Gianfranco Fini sta incontrando i rappresentanti dei Comuni, ha appena parlato del Pdl, "il mio partito". Vicino a lui qualcuno sibila con un sorriso: 'Meno male, fa piacere sentirtelo dire...'. Lui sfodera un contro-sorriso: "Almeno finché non mi cacciano...".Le battute, in fondo, servono a stemperare un clima difficile da descrivere solo con le dichiarazioni, di fuoco, di Silvio Berlusconi, Giorgio Napolitano e del presidente della Camera. Il Cavaliere, racconta più di una fonte, aveva ben chiaro cosa dire e come dirlo di fronte al Ppe. "Ormai dirò solo quello che penso, dirò solo la verità". Il perché lo spiega un uomo a lui vicinissimo: "I sondaggi, in questo clima di guerra, danno il Pdl fra il 39 e il 40%". E così, subito dopo lo 'sfogo' al congresso dei Popolari europei, a chi lo sentiva telefonicamente dettava la linea: "Cosa ho detto che non sia vero? Che Napolitano non è un Presidente che viene da sinistra? Che i giudici della Corte non sono in maggioranza di sinistra? Qual è la novità?".Proprio quei concetti che hanno letteralmente fatto cadere le braccia a Fini. Il presidente della Camera ha avuto modo di parlare nel corso della giornata con alcuni 'finiani'. A loro ha confidato tutto il proprio sconcerto: proprio ora, dopo tutto il lavoro fatto, si rimette tutto in discussione e si getta benzina sul fuoco, ha ragionato. Proprio ora, ha sottolineato, che ci sono passaggi parlamentari delicati, dal legittimo impedimento al processo breve: con che clima ci arriviamo?E quando poi il Cavaliere ha affondato contro l'ex leader di An, affermando che nessun chiarimento era dovuto, allora Fini non ha potuto che rilevare che così non si fa certo fare "una bella figura all'Italia". Lo scontro è forse fuori controllo, se è vero che Berlusconi ancora oggi avrebbe ripensato all'estrema arma, quella del ricorso al voto anticipato.Uno che normalmente prova a mediare fra 'Silvio e Gianfranco' è Ignazio La Russa. Secondo cui "I governi non cadono per le dichiarazioni, finché hanno i numeri vanno avanti".

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