Basket/ Nba: l'accordo non c'è, non si gioca fino al 30 novembre

Basket/ Nba: l'accordo non c'è, non si gioca fino al 30 novembre Stallo nei negoziati fra lega e associazione dei professionisti

Roma, 29 ott. (TMNews) - La Nba ha annunciato di aver cancellato tutte le partite di regular season fino al 30 novembre, per il mancato raggiungimento di un accordo sul nuovo contratto collettivo con la National Basketball Players Association. La decisione è stata presa dall'avvocato David Stern, commissario della lega professionistica americana: "In nessuna circostanza" ha dichiarato categorico Stern citato dai siti americani, "sarà possibile una stagione regolare"."Posso affermare con certezza che entrambe le parti sono state gravemente danneggiate da questa decisione - ha proseguito il commissioner - Ci saranno gravi perdite, ma è quello che accade in una controversia di lavoro". E ancora: "Nello stesso modo in cui la Nba perde più soldi con la cancellazione delle partite, i giocatori dovranno aspettarsi che le offerte dei manager di conseguenza peggiorino". "So per certo - ha aggiunto Stern con tono minaccioso - che sul breve periodo, i giocatori non saranno in grado di recuperare i soldi persi e probabilmente non lo saranno mai neanche in futuro".Dopo due giornate di negoziati finalmente fruttuosi, ieri l'incontro tra proprietari e sindacato giocatori era stato accompagnato da un certo ottimismo. Invece, ancora una volta, appena le due parti hanno affrontato con convinzione il punto più dolente delle trattative, il tanto discusso 'Bri' (Basketball Related Income, cioè i proventi generati dalla Nba), è arrivato il brusco stop. I proprietari continuano a insistere nel voler dividere la torta 50-50 (fino allo scorso giugno il 57% dei profitti andava nelle casse dei giocatori), il sindacato però non sembra avere nessuna intenzione di scendere sotto il 52%. Le due parti hanno deciso così di interrompere le trattative.

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