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Martedì 29 Dicembre 2009
Banche/ Antitrust:Nuove commissioni aumentano costi di 15 volte
Banche/ Antitrust:Nuove commissioni aumentano costi di 15 volte Inviata segnalazione a Governo, Parlamento e Banca d'Italia
Roma, 29 dic. (Apcom) - Le nuove commissioni bancarie che hannosostituito la Commissione di 'massimo scoperto' si stannorilevando più costose per i consumatori. Lo afferma l`Antitrustin una segnalazione inviata al Governo, al Parlamento e allaBanca d`Italia, al termine di un monitoraggio effettuato sullecondizioni alla clientela applicate da sette Istituti bancari,valide anche per le banche dei rispettivi gruppi.Dall`analisi, che può considerarsi rappresentativa dell`intero sistema bancario, in quanto ha coinvolto tutti i maggiori operatori del settore, sottolinea l'Antitrust, emerge che per gli scoperti transitori di conto corrente si è verificato un innalzamento dei costi per i correntisti. In particolare per lo scoperto è emerso che, considerando importi e durate del `rosso` rappresentativi di un comportamento medio dei correntisti privi di fido, le nuove condizioni economiche si presentano in cinque casi peggiorative, in una misura che varia da circa il doppio sino a quindici volte. In un sesto caso le condizioni sono risultate equivalenti a quelle vigenti con il precedente regime normativo, mentre solo in un caso sono più vantaggiose.Per i clienti che possono contare invece sul fido la situazione ha subito un sostanziale peggioramento rispetto alla semplice applicazione della Commissione di 'massimo scoperto' fino all`entrata in vigore della legge 3 agosto 2009, numero 102, in base alla quale l`ammontare del corrispettivo omnicomprensivo per il servizio di messa a disposizione delle somme non può superare lo 0,50%, per trimestre dell`importo dell`affidamento, a pena di nullità del patto di remunerazione. La modifica, sottolinea l'Antitrust, ha così ridotto le precedenti aliquote trimestrali variabili dallo 0,90% al 1,50% trimestrale, oppure aliquote annue ricomprese tra il 3,60% e il 6%. Si trattava di aliquote che, secondo le verifiche effettuate dall`Autorità, risultavano sempre peggiorative della Commissione di Massimo Scoperto quando gli utilizzi delle somme avvenivano entro il fido e più vantaggiose solo quando si verificava uno sconfinamento rispetto alla somma affidata, penalizzando così i comportamenti dei clienti virtuosi. Nei casi in cui il massimo utilizzo nel trimestre era pari al fido gli importi addebitati a seguito dell`applicazione della Commissione di Massimo Scoperto e dell`applicazione delle commissioni sostitutive invece coincidevano.
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