Aids/ Oggi Giornata mondiale: in 2009 60% nuovi casi in Italia

Aids/ Oggi Giornata mondiale: in 2009 60% nuovi casi in Italia Da oggi parte campagna prevenzione ministero; 40mila morti da '82

Roma, 1 dic. (Apcom) - Nel 2009, il 60 per cento dei nuovi casi di Aids in Italia lo ha scoperto tardi. Da l982 ad oggi sono stati segnalati oltre 62mila casi, di cui quasi 40mila deceduti. contagi sono in calo, secondo il tema di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità. Solo un terzo delle persone con Aids, a causa del ritardo nella diagnosi, ha avuto la possibilità di usufruire delle terapie antiretrovirali.Da oggi, Giornata mondiale della lotta all'Aids, il ministero della Salute lancia la campagna di prevenzione e lotta all'Aids. Uno spot, girato dal regista Ferzan Ozpetek con protagonista Valerio Mastrandrea, sarà mandato in onda nelle principali tv nazionali così come andrà in onda nelle radio uno spot per sensibilizzare quella fascia di popolazione inconsapevole che non essendosi sottoposta al test ignora la propria sieropositività infettando gli altri attraverso i rapporti sessuali. Il target della campagna è rappresentato dai 30-40enni. Lo slogan della campagna è 'Aids: la sua forza finisce dove comincia la tua!", con un invito a fare il test.In media, si registrano 4mila nuovi casi di contagi all'anno, un numero rispetto a venti anni fa. A novembre 2009, secondo gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità, risultano contagiate circa 1.200 persone: di cui il 69% circa contagiati attraverso contatti etero-omosessuali con un'età media di 43 anni alla diagnosi e una percentuale di stranieri di circa il 24%. Dall'inizio dell'epidemia dal82 ad oggi, in Italia sono 62mila i casi accertati, 39.500 i decessi con una percentuale del 27% che riguarda le donne; i casi dovuti alla trasmissione madre-figlio sono stati circa 716.Attualmente sono stimate circa 180mila persone positive al virus dell'Aids viventi, di cui circa 22mila in Aids. Un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto. Rispetto però a venti anni fa oggi si infetta un minor numero di persone, ma è molto più elevato il numero di sieropositivi viventi per effetto delle nuove terapie. È cambiata anche la modalità di trasmissione, nel senso che quella principale è rappresentata dai contatti sessuali non protetti, rispetto ai contagi tra tossicodipendenti dovuti allo scambio di siringhe infette, e si tratta soprattutto di persone in età matura.Nel 2008, in Italia, sono stati diagnosticati 6,7 nuovi casi di positività al virus ogni 100mila residenti: l'Italia si posiziona con questi numeri tra i Paesi europei con un'incidenza medio-alta, maggiore al centro-nord rispetto al sud e isole.Negli ultimi anni si è osservata una stabilizzazione delle segnalazioni. Chi scopre di essere positivo a un'età media di 38 anni per i maschi e 34 per le donne, i casi nel 2008 attribuibili ai contatti sessuali rappresentano il 74% di tutte le segnalazioni. Su tre persone positive una è straniera.

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